Blog di Dante Paolo Ferraris

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri
Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

SMS e Volontari

E-mail Stampa PDF
smsAffrontiamo insieme un pensiero su un modo di comunicare oggi, che ormai appartiene a tutti e non solo alla categoria dei giovani.
Una comunicazione “globale” che coinvolge tutti e ogni dove. La usa chiunque in qualunque momento e per i più diversi motivi.
Parliamo degli short message service, comunemente conosciuti come SMS. Nascono nel1992, agli albori della telefonia mobile, quando chiamare da un telefono portatile (cosi si chiamavano allora), era uno status simbol.
I nostri SMS, allora servivano per comunicare cose d’utilità: ”non arrivo a casa per cena”, - “ritardo di 20minuti”, - “ti aspetto al solito posto” ed erano gratuiti, poi diverranno a pagamento poco alla volta, un modo alternativo di comunicare oggi quasi compulsivo.
Quante volte, ho visto digitare con frenetica velocità i tasti luminosi del cellulare, non era la grandezza del tasto a fare la differenza ma l’allenamento delle dita delle mani, ormai moderna ginnastica delle dita snodate dei nostri giovani.
Dal cellulare oggi riceviamo, a pagamento le news dei maggiori giornali, i prelievi e gli acquisti fatti con bancomat, inviti a cene, feste, inviti “galanti” ecc..., e su quest’ultimo la frenesia del tasto è violenza all’apparecchio, ho visto persone perdere il proprio self controll, “isolarsi”, quasi a ricevere un messaggio che uguali non ha.
L’ansia della lettura del messaggio diventa poi “vertiginosa” se si sa chi è il mittente, cosa facile, visto che i moderni cellulare visualizzano immediatamente il numero o il nome del mittente.
Ciò ci permette anche di non rispondere agli “scocciatori”.
Ma il bello, viene nel pragmatismo del messaggio, ormai quasi totalmente codificato e trasportato come consuetudine linguistica quotidiana della scrittura.T.V.T.B. (ti voglio tanto bene), E’K6G (è che sei grande) c6 (ci sei?) cvd (come volevasi dimostrare), zzz (mi fai venire sonno) ecc...
Precisi e sintetici (short message) se non si vuole avere risposte evasive, occorre dovere calibrare le parole del messaggio, avere la capacità di attendere la risposta senza ansie, a volte botta e risposta con SMS sembra prolungarsi e qui viene voglia di chiedersi se non è meglio telefonarci.
Ma anche ai nostri fini, l’SMS è utile, si può infatti usare come sistema di allerta, lo usa la protezione civile nazionale per informare la popolazione su situazioni di pericolo o in forma precauzionale in determinati e circoscritti territori. (es chi entrava nell’area dell’Aquila nei giorni immediatamente successivi al terremoto riceveva un SMS indicante i comportamenti da tenere, ma anche quando entriamo in una Stato straniero il nostro cellulare ci da il benvenuto e ci dice con quale operatore telefoneremo, ecc...)
Già qualcuno ha pensato di utilizzare gli SMS per farsi pubblicità non solo elettorale ma anche commerciale, tra un po’ saremo invasi da sms di vendita prodotti (pentole e altre cose), fatto salvo ovviamente la privacy, ma in tal caso basta trovare una forma di contratto con il nostro operatore (TIM, Vodafone, ecc...)
E noi?
Noi siamo sempre un passo indietro, l’SMS può essere utile per il people raising e il fund raising, pensate lanciare nelle nostre città (grandezza cella telefonica) un sms che dice:
  • Aperte le iscrizioni ai corsi per volontari, vieni abbiamo bisogno di te, chiamaci al ...;
  • Sabato 12 dicembre,pubblico prelievo di sangue c/o il centro trasfusionale di via ... presentatevi digiuni;
ma allora perché non lo facciamo? Pigrizia, inerzia o il costo?
Non lo so, magari è fantascienza, ma iniziamo a calcolare costi e benefici e cerchiamo di non ipotecare il nostro futuro.