Blog di Dante Paolo Ferraris

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Il 2 agosto e la festa degli uomini

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Monteprato 2012Un carissimo amico il 2 agosto mi invia un messaggio augurale per la festa degli uomini e come al solito la mia curiosità è stimolata a cercare di capire qualcosa di più su questa insolita festività.
Voglia di eguaglianza per non essere da meno delle donne? È il primo pensiero che mi coglie e navigando su internet quasi sempre trovo il medesimo racconto, più o meno adattato ai luoghi d'origine del narratore.
L'origine della festa, in sommi capi, ripresa anche da wikipedia, é questa: in molte aree dell'arco alpino, ma anche a Venezia e nel modenese, il due agosto è la festa degli uomini, o meglio dei loro genitali e quindi, per estensione del termine, anche di chi li porta in giro.
Fonti non storicamente provate danno la festa di derivazione napoleonica, quando i soldati che indossavano fuseaux attillati dovevano, per motivi di ordine visivo, sistemare i loro genitali "gioielli" a sinistra - les deux á gauche (i due a sinistra). L'immensa ironica saggezza popolare ha fatto il resto ed il tutto è diventato les deux août....(il 2 agosto).
Non ero al corrente di questo festeggiamento, ma pare che vi siano diversi luoghi in Italia in cui la ricorrenza viene festeggiata alla pari dell'8 marzo, data più conosciuta come "festa della donna".
Da trent'anni a questa parte a Monteprato, (Udine), il 2 agosto si celebra la "festa degli uomini" o meglio sarebbe dire del "pisello". Infatti la festa è un vero e proprio cerimoniale fallico durante il quale si esalta il simbolo fallico con una vera e propria processione propiziatoria fino a concludersi con l'erezione (sì, l'erezione non l'elezione) di Mister 2 agosto, dopo uno spettacolo di "car washing e lotta nella schiuma", visto che, stando alle notizie che girano sulla rete in tutto questo tripudio fallico (e con la lotta nella schiuma che fa tanto sauna gay) non c'è nemmeno un accenno al mondo dell'omosessualità: perché, sia chiaro, si celebra il pisello, e nulla più!
Durante la sagra paesana per la festa degli uomini,oltre alla tradizionale musica dal vivo non mancano le bancarelle con i prodotti tipici dell'evento: dalla testicolata, al pane dalla caratteristica forma propiziatoria, ai gadget ricordo tra cui brocche, magliette asciugamani tutte a tema. Infine, a decretare il vincitore sarà una giuria di sole donne, alcune delle quali, intorno a mezzanotte, vestono gli abiti delle vestali per la fiaccolata sexy-comica.
La tradizionale "Festa degli uomini" è alla ribalta, con un menu di intrattenimenti gastronomici e conviviali "studiati" appositamente per l'occasione anche ad Altavilla.
La manifestazione era nata come una cena fra amici maschi ma oggi è stata sdoganata anche al gentil sesso. Il menù rispecchia ironicamente l'orgoglio di maschio; infatti il piatto forte, che accompagna il pollo in umido sono i fagioli "in poceto", ma qui la sfilata è tutta al femminile per rallegrare gli occhi maschili.
In tutto ciò trovo poco di napoleonico, anche se non sono un grande conoscitore di storie napoleoniche rimango comunque un po' perplesso.
Tendo più a ponderare veritiera un'altra spiegazione: in Provenza, alla fine di Luglio, si catturavano i cavalli semibradi e il primo di Agosto li si ferrava (ancora oggi nella lingua Piemontese, ma non in mandrogno, si usa l'espressione "Fré oust", ferrare agosto –Dizionario Michele Ponza). Il lavoro era massacrante, e gli uomini il giorno successivo, facevano festa, serviti in ogni bisogno dalle donne. Dalla Provenza la festa dei "duj d'aust" si estese a tutto il Piemonte e poi al resto dell'arco alpino, ma vi sono purtroppo anche qui poche conferme.
Una cosa è certa, il due d'agosto in molti paesi di montagna e non solo, nei luoghi dove si davano convegno i mediatori di bestiame, era solito vedere uomini di campagna con due ponpon di lana o di cotone rosso appesi al collo o a mo' di cravattina. Addirittura i tori, che venivano condotti al foro boario per la monta, venivano agghindati con fiocchi rossi. Queste bestie godevano di una doppia razione di cibo, un pranzo succulento in onore dei loro fertili "gioielli".
Non ho ancora capito bene il perché vi sia la festa degli uomini! L'unica cosa certa che lega Napoleone al due agosto è un importante ricorrenza, quando in segno di riconoscenza per i successi riportati, il 2 agosto 1802 un plebiscito proclamava Napoleone console a vita, sia per aver portato la Francia alla pace con l'Austria, stipulata a Lunéville (9 febbraio 1801), sia per la pace di Amiens (27 marzo 1802) che poneva fine alla guerra con la Gran Bretagna, tutto ciò dopo che nel giugno 1800 Napoleone sconfisse gli austriaci a Marengo.
La festa comunque riguarda ad oggi soltanto il settentrione d'Italia e voglio legarla più che altro ad un'allegoria sulla virilità e a un ritrovato orgoglio di maschio.
L'importante è che per la festa degli uomini e dei loro "attributi", non passi la moda di adornarsi delle palle con un fiocchetto rosso a mo di abete natalizio.
Comunque, che festa sia!