Lo portai a casa e con tanta tenerezza lo curai.
Si riprese, il suo piumaggio divenne presto bello e lucido, gli insegnai tante cose, anche a parlare, divenne uno di casa, entrava e usciva dalla finestra della cucina quando voleva, come se avesse le chiavi.
Il suo gracchiare e la sua presenza riempivano le mie giornate. Ero fiero di quel corvo.
Un giorno usci dalla finestra e non fece più ritorno.
Ci rimasi molto male, lo chiamai ripetutamente, quando finalmente lo ritrovai, mi guardo, si girò su se stesso e volo via senza voltarsi, senza gracchiare un timido saluto.
Il mio corvo era una cornacchia che ogni tanto mi fa trovare sul balcone qualche indesiderato regalo, lasciato da lui o da qualche suo simile.
Ho imparato la lezione: per tanto tu voglia fare per un animale selvatico, questo rimarrà tale fino alla fine dei suoi giorni.