Venduta come rivoluzione femminista, come voglia di naturalezza, o semplicemente per piacere a se stessi, è nata malauguratamente la moda del pelo lungo. Ossia la terrificante moda inglese che cancella dall'agenda degli appuntamenti delle ragazze e anche delle donne un po' più mature, l'appuntamento con l'estetista. Lo stereotipo "Donna baffuta sempre piaciuta", è più una presa in giro tra maschi che un fondamento di verità, almeno in occidente e nel XX secolo.
Per spiegare meglio ai maschietti cosa potrebbe capitare e quindi per prepararsi al peggio, occorre sapere che le nostre Lei pare siano pronte a dimenticare, se non cestinare, lamette, strisce depilatorie ecc.. e mettere in bella mostra il "pelo". Insomma, bastano poche settimane e le gambe delle donne possono arrivare ad assomigliare drammaticamente alle nostre. Questa nuova campagna, moda o tendenza che dir si voglia, ha trovato tante adepte. Hanno addirittura creato un club, un blog e riempito pagine dei social network come Facebook o Tumblr dove stanno pubblicando le foto delle loro gambe non depilate. Basta scrivere su un motore di ricerca "Hairy Legs Club" e si può ammirare un aggiornato album di immagini di novelle ed orgogliose donzelle che hanno diffuso on line delle foto nelle quali mostrano le proprie gambe in formato "nature", ossia con il pelo.
Certamente, quando tra amici ti troverai a chiacchierare davanti a una birra, l'argomento femminile dovrà mutare, infatti se fino a poco tempo fa provavi a parlare di donne pelose, semplicemente perché portavano un accenno di pelo su viso, gli sguardi della massa maschile erano di disgusto e se affermavi che ti piacevano o che eri indifferente, passavi per un feticista.
La scelta «nature», per le nostre Lei, è anche una dimostrazione di emancipazione, come qualcuna afferma sul blog, oltre che un modo per sentirsi se stesse.
Si legge su un profilo Facebook "The Hairy Leg Club, where you can be proud of that furry foot, that lint leg, those fuzzy femurs! So go on, show off those hairy legs and let the whole world know that you are a proud member of the Hairy Leg Club!!!!!" un vero proprio inno all'orgoglio delle gambe pelose femminili.
E se le loro nonne, per chiedere la parità tra i sessi, l'emancipazione femminile e il diritto di voto, lanciavano reggiseni in faccia ai maschi borghesi e conservatori, oggi queste ragazze ribelli parlano di scelta di vita piuttosto che di protesta contro lo stereotipo della donna bella solo se depilata e dalla pelle vellutata, quindi è una manifestazione di dissenso verso la rasatura e la ceretta.
Del club sui social network fanno parte giovani ragazze, signore attempate, lavoratrici dell'industria del sesso, ma vi sono anche commenti maschili di innamorati che plaudono al coraggio delle loro fidanzate. Trovi anche chi da consigli di bellezza per fare crescere forti e sani anche i peli delle cosce, con ricetta di scrub naturali per prevenire i peli incarniti.
Insomma, la Lega delle gambe pelose non è proprio una espressione di femminismo versione 2014: c'è chi la definisce un omaggio alla femminilità, chi apprezza e chi invece trova la cosa disgustosa. Ognuno ha i propri gusti. La realtà è che comunque questa iniziativa ha avuto molto successo nei paesi del nord Europa e presto, temo, sarà esportata anche qui da noi in Italia, facilitata dalla rete, trovando anche tra le donne mediterranee orgogliose gambe pelose.
D'altro canto come criticare quelle donne che avranno il coraggio di mostrare senza paura i propri peli e cicatrici, un corpo al naturale, graffi compresi, quando il macho italiano e non solo frequenta sempre più i centri estetici, si depila, si taglia le sopracciglia ad ala di gabbiano e cura il proprio corpo come un tempo facevano solo le donne, copiando spudoratamente la toilette di Cleopatra?
Quindi le donne seguaci del club dovrebbero perdere il brutto vizio di depilarsi e domani magari anche di deodorarsi e di utilizzare detergenti per le parti intime, mantenendo così vivi i propri eroticissimi odori naturali, senza coprirli con saponi detergenti e lavaggi frequenti; si presenterebbero come un "luccio passetto" descritto nel Novellino, anonima raccolta del XII secolo, che ricorda il curioso e antico modo di dire: "è così chiamata per il Suo odore, che per natura dev'essere simile al pesce un po' passato". E Noi maschietti, un giorno nel prossimo futuro, potremo sentirci come Napoleone Bonaparte, famoso buongustaio degli odori femminili, che quando doveva incontrare la sua Josephine de Beauharnais, la avvertiva in anticipo chiedendole di non farsi il bidet il giorno prima dell'incontro. Si racconta anche che questo "piacere" fosse pure di Vittorio Emanuele II e che la sua amante, poi moglie morganatica, la famosa Bela Rosin, lo accontentasse senza problemi, anzi si racconta che in intimità il re la chiamasse familiarmente "la spussa" (la puzza).
Insomma è sempre più vero quello che affermava William Shakespeare: "io considero il mondo per quello che è, un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte ". E noi ci adegueremo, anche storcendo e tappandoci un po' il naso.