Blog di Dante Paolo Ferraris

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L'uomo 2.0 e il maquillage

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NeanderthalIn gioventù lavorai in un magazzino all'ingrosso con annesso negozio di cosmetici e profumeria, ero molto giovane e vedermi passare tra le mani tanti cosmetici e prodotti di bellezza femminile m'incuriosiva. Ero affascinato dalla molteplicità dei prodotti, dalle numerose nuances di colori, dai mille profumi e dalle centinaia di case di cosmetici e profumeria in continua gara tra loro a chi produceva prima qualche innovazione, che avrebbe poi fatto tendenza nel mondo della moda.
Insomma galleggiavo tra creme da notte e da giorno, idratanti o nutrienti, vellutanti o scrub, creme e strisce depilatorie al miele o profumate, matite, kajal, eyeliner, mascara e ciglia finte, correttori e fondotinta; ed ancora per quanto riguarda i capelli: shampoo coloranti, rinforzanti, tinte e balsami.
Le giovani donne principalmente eccedevano nell'uso di mascara e lip gloss, solo alcune usavano polvere compatta ed eyeliner, mentre le signore già di una certa età ma con l'indole giovane abbondavano in ciprie, fard e rossetti rosso fuoco. Poi tornavo a casa e vedevo mia madre che al massimo usava il burro cacao per non screpolarsi le labbra, il maggior lusso ammesso in casa era il balsamo per capelli. Shampoo e bagno schiuma erano sempre rigorosamente "Felce Azzurra" o "Vidal", fare il bagno con il bagno schiuma al latte della Paglieri era riservato a occasioni non ordinarie. Solo crescendo mia sorella è stato introdotto in casa qualche cosmetico o profumo in più, ma sempre poca cosa in confronto a quello che vedevo in magazzino o in negozio. Mio padre ed io usavamo un dopobarba comune, marca che a dirla tutta non ho più abbandonato, ed ancora oggi è acquistabile al supermercato, molto lontano dagli "after shave" di gran marca, o addirittura i "pre shave" per chi ha barbe dure.
Era difficile trovare un ragazzo o uomo truccato e il solo profumo ammesso era quello dell'acqua di colonia del parrucchiere. Non è vero che non vi fossero prodotti per uomo, direi una bugia, ma erano riservati ad una clientela borghese che poteva permettersi di fare il bagno o la doccia con prodotti di Yves Sant Lorence, Dolce & Gabbana, Armani ecc, e usare il loro dopo e pre barba o lo scrub era veramente una schiccheria. Quest'ultimo mi sembrava una cosa alquanto strana per un uomo, ma ancor più lo erano gli smalti per unghie per uomo. Erano pochi gli uomini che acquistavano gli smalti, ma erano tra i clienti più esigenti, anche se i colori erano soltanto un gioco di opacità su uno smalto trasparente. I meno giovani, che avevano i capelli brizzolati, tendevano al massimo ad utilizzare prodotti che nascondessero il giallo del capello che invecchia e modellavano i capelli con quantità enormi di brillantine e olio al mallo di noce.
Il trucco lo usavano gli attori, cantanti ecc, che vedevi per televisione, cinema o a teatro. Da un po' di tempo a questa parte, invece anche il maschio italiano e non solo, è sempre più attento alla sua bellezza personale, ora non ci sono più solo la palestra, i massaggi e le lampade abbronzanti, ma si è passati alla depilazione, al makeup e a cosmetici vari.
Quanti luoghi comuni si sono trasformati dai tempi che facevo il garzone di bottega e correvo con la bicicletta per la città a consegnare le ordinazioni nelle varie profumerie. D'altro canto la figura dell'uomo narciso, il maschio super vanitoso, l'uomo che non deve chiedere mai è sempre esistita; la storia ce lo racconta, anche se tale vezzo era riservato a pochi. L'abitudine di truccarsi risale sicuramente a tempi molto antichi, ma in tutti i casi ha sempre avuto come scopo principale l'intenzione di far apparire più affascinanti e belli, nascondendo i propri difetti; ma talvolta anche per incutere terrore e paura.
Così facevano gli uomini nell'antico Egitto, così come quelli della corte reale francese con il suo apice durante il regno di Re Luigi XV e XVI. Oggi è rinnovata la cultura dell'uomo metrosexual, influenzata dalla televisione, dal cinema e dalla moda. Mercato che non ha colto di sorpresa, anzi sono stati tra i promotori le grandi case di moda e di tendenza come Dolce & Gabbana, Jean Paul Gaultier e Yves Sant Lorence, Givency, che hanno lanciato prodotti specificamente studiati per il pubblico maschile. Infatti l'uomo ha iniziato a truccarsi e ad usare prodotti cosmetici forse addirittura prima della donna. Nella società moderna non vediamo più quotidianamente solo attori, cantanti, modelli, ballerini e in generale uomini di spettacolo truccati; ma per strada, al bar, a scuola si vedono giovani e non solo, che come le donne, amano truccarsi giornalmente. Oggi la società multietnica è soggetta a molteplici influenze culturali che portano ad una maggior diffusione del maquillage che non è più estesa solo al femminile ma anche maschile.
Nelle piccole comunità come la mia, risulta difficile accettare che un uomo, possa usare prodotti di makeup; ma anche nel nostro grigiore provinciale dovremmo iniziare a considerare la cosa normale, e non meravigliarsi nel trovare ragazzi e adulti, tra i venti e trenta anni, con le sopracciglia curate ad "ali di gabbiano" o che utilizzano lucidalabbra e polveri per correggere le imperfezioni della pelle, se non addirittura anche il mascara.
Possiamo dire e notare quindi che non solo uomini di un certo ceto sociale come quelli che svolgono la professione di avvocato, politico, manager, ma anche quelli che operano come elettricista, impiegato o studente, fanno uso di cosmetici.
L'elenco degli artisti che si truccano e che piacciono molto alle donne e a cui molti uomini si ispirano per scopiazzare il look è lunghissimo: partendo da Jhonny Depp, attore che ama mostrasi pubblicamente truccato, per accentuare il suo sguardo profondo e penetrante che tanto affascina; il cantautore italiano contemporaneo Marco Castoldi in arte Morgan (ex Bluvertigo), che ha sapientemente unito un makeup pesante con un hair style e un abbigliamento particolare che lo caratterizzano; o il più giovane Marco Mengoni. Come non citare poi le Rock star, da Jackson a Bowie, ai Placebo ecc, che giocano con il makeup per creare un effetto decisamente da uomo vissuto e cattivo, costruendo sfumature atte ad indurire lo sguardo e a creare il personaggio desiderato. E cosa dire di Mika, Tiziano Ferro, Pablo Meneguzzi, che preferiscono apparire tipi "acqua e sapone" ma hanno necessità di un trucco che accentui le espressioni dei loro sguardi, in un gioco di espressione degli occhi che parlano in maniera sottintesa, soffusa, con un'ostentazione quasi attonita.
È anche vero che se il giovane maschio oggi fa uso di makeup è anche una questione di appartenenza al gruppo in cui si è identificato e al quale vuole o vorrebbe appartenere, nello stile di vita che ha deciso di seguire, come quello degli Emo o di chi segue la moda Dark. E se i primi che hanno una grande cura del proprio corpo, tendono ad avere un aspetto emaciato, con visi smunti e chiari, ciglia e sopracciglia pettinate, truccate e curate, i secondi invece utilizzano un pesante maquillages dai colori molto scuri e tetri. Oggi è comune trovare sempre più ragazzi con le sopracciglia rifinite e truccate, gel e lacche con brillantante sui capelli, soprattutto nelle serate in discoteca, come se "l'antico" tornasse di moda.
Quando guardo le immagini dei corpi dei modelli maschili o femminili sui giornali e cartelloni pubblicitari, il loro aspetto è curato, fresco e impeccabile. Sembrano perfetti e piacciono proprio per questo, eppure nessuno pensa che "Photoshop" aiuta di più che un makeup di ore, ma tutti si rifugiano dall'estetista o si danno al fai da te per imitare il makeup dei novelli emuli di Adone e Afrodite.
Insomma, l'uomo 2.0 vive in simbiosi con lo specchio, e per il culto del proprio aspetto fisico non lesina denaro, spende moltissimo tra estetista, massaggiatore/palestra e in profumeria, ma è anche informatissimo sugli interventi di chirurgia estetica, soprattutto quelli mini-invasivi, sul trapianto di capelli per paura che l'alopecia lo colga all'improvviso o ancora sul rinforzamento della barba che è tornata tanto di moda, per non parlare di lifting e blefaroplastica che permettono di cancellare le occhiaie.
Oggi creme, sieri, scrub, maschere esfolianti, trattamenti antiage non hanno più segreti per gli uomini, e pensare che il sottoscritto ama ancora sbarbarsi tutti i giorni nonostante abbia passato l'adolescenza tra diversi reparti dermatologici a combattere un acne che mi ha lasciato un viso terribilmente butterato.
Curioso come sono, ho iniziato a fare domande ad amici, colleghi ed a giovani ragazzi che dopo un po' di esitazione nel rispondere, hanno desistito e qualche curiosità me l'hanno tolta. Come ad esempio la volontà di cambiare la propria immagine e voler apparire in modo diverso dal consueto, modificando alcuni elementi del proprio aspetto come le sopracciglia.
Infatti Christian, un giovane ragazzo, dopo che mi ha spiegato come la forma delle sopracciglia definisca particolarmente la fisionomia del viso e quindi in che modo intervenendo su di esse e modificandone la forma, si può dare una maggiore visibilità e luminosità al proprio viso. Mi ha iniziato a spiegare che lui si è fotografato il viso, poi dopo aver scannerizzato la foto, tramite l'utilizzo di "Photoshop" ha cancellato e disegnato le sue sopracciglia più volte, fintanto che ha trovato l'immagine desiderata. Il gioco è fatto, si va con la foto dall'estetista che strappandoti le sopracciglia in eccesso gli imprime la forma richiesta.
Garantisco che non ci tengo a farmi strappare le sopracciglia, ma se si vuole modificare la fisionomia del proprio volto, bisognerà modificare "l'angolo" delle sopracciglia, portandole ad esempio verso l'esterno e se possibile alzando la seconda parte del sopracciglio per mettere in maggiore evidenza la zona degli occhi, oppure basterà quindi "chiudere" il tratto discendente della sopracciglia per accentuare la mascella e apparire un "duro". Il giovane virgulto a cui mi sono rivolto per avere informazioni, dopo avermi mostrato anche delle foto, mi riferisce che per intervenire sulla sopracciglia basta usare pinzette e forbici facendo poi attenzione poiché i peli rimossi necessiteranno di molto tempo per ricrescere, ottenuto il risultato comunque occorre poi occuparsi del "mantenimento". Le stesse cose mi ha poi confermato la mia conoscente Giulia che mi ha anche raccontato di sopracciglia depilate e ridisegnate con la matita. Tristezza!
Sempre Giulia mi spiega che talvolta può rendersi necessario aggiungere dei peli alle sopracciglia, per coprire eventuali "buchi", originati da cicatrici o da strappi eccessivi ed errati ed in questo caso si useranno degli eyeliner in cake (gli eyeliner in cake si usano bagnando un pennellino in acqua, sciogliendo il prodotto come se fosse un colore ad acquarello e poi disegnando i peli mancanti). Ovviamente i nuovi peli disegnati resisteranno finché non ti lavi il viso e spera che non piova!
La domanda spontanea che mi sovviene e alla quale Giulia fornisce prontamente la risposta è quella di un "diversamente giovane" come il sottoscritto che inizia ad avere il pelo bianco anche nelle sopracciglia. Mi spiega che le sopracciglia bianche possono essere colorate con uno stick semigrasso che viene usato proprio per questo scopo: "Cover your grey". In commercio esistono diversi colori corrispondenti ai vari toni dei capelli (neri, castani scuri, biondi, rossi). Questo prodotto, che si usa come un rossetto, viene applicato direttamente sui peli, ma anche sui capelli, sui baffi, sulle basette e sulla barba, ed ecco che scopro come mai i miei coetanei non hanno mai un pelo bianco. Ma basterebbe una doccia per scoprire la verità!
Tornando a Christian, mi racconta di un'altra serie di modi per intervenire sui difetti del volto, come per nascondere piccoli difetti antiestetici o anche vistose cicatrici si può far uso di fondotinta e correttori, dall'effetto più o meno coprente. Qui mi spiega, come miscelare i colori dei fondotinta e dei correttori (arancio, banana, verde, ecc) per attenuare il rosso della pelle, per delineare meglio il naso o per nascondere le occhiaie e l'acne giovanile. Arriva a consigliarmi, vista la mia età, di non usare il fondotinta ma un antishine, ossia un prodotto non grasso, completamente incolore, che asciuga subito. Dovrei stenderlo come fosse una normale crema sulle zone grasse del viso, per ottenere una pelle perfettamente naturale ma anche perfettamente "opaca". Ringrazio Christian del consiglio ma preferisco stendermi una buona maschera di sapone più volte al giorno per sentirmi pulito e felice con me stesso.
Decido di fare un giretto per un grosso negozio di cosmetici e prodotti di bellezza, si sente la mancanza di una commessa che con esperienza ti serve dietro il bancone e ti consiglia il prodotto migliore, ora giri tra gli scaffali e ti affidi a cartelli pubblicitari che raccontano il prodotto attraverso i corpi scolpiti di modelli e modelle o attraverso foto di giovani ragazzi che con sguardi languidi ed ammiccanti ti indicano il prodotto da acquistare. La capacità e la professionalità delle commesse è sostituito dalla pubblicità e dalle riviste patinate, gli avventori entrano, afferrano il prodotto senza neanche leggere le indicazioni e passano alla cassa. Io preferisco leggere ciò che le confezioni specificano per ogni prodotto; com'è lontano il mio piccolo mondo dei profumi e balocchi. Non mi sembrava fosse passato così tanto tempo da quando facevano bella mostra sul bancone del negozio: brillantine, lacche, rossetti, pettinini ecc. Comunque sia, pare che tra i prodotti più richiesti dal maschio 2.0 ci siano creme antirughe per viso e contorno occhi, creme e maschere idratanti, correttori e fondotinta, ma anche peeling e strisce depilatorie per i peli del petto, creme corpo idratanti, shampoo rinforzanti, nutrienti, antigrasso per non parlare delle tinte e degli impacchi nutrienti per capelli per ritardare la caduta e mascherare i primi capelli bianchi. Negli interi scaffali dedicati agli uomini ci sono anche pinzette per le sopracciglia, crema mani, matite e solari e autoabbronzanti.
Alcuni colleghi ed amici, mi hanno confessano che si affidano alla moglie o alla fidanzata per acquistare i loro cosmetici, affermando di aver piena fiducia nelle loro compagne e anche che in questo modo non perdono tempo per cercarli. Il vero problema, a mio parere è che hanno comunque vergogna a frequentare profumerie e centri estetici. Anche se ci tengono all'aspetto fisico, è difficile acquistare personalmente creme, impacchi e maschere, ritenendolo comunque poco maschile, temendo di essere osservati e catalogati dal primo passante, mentre non hanno difficoltà a frequentare quotidianamente le palestre.
Altri mi hanno detto che utilizzano i cosmetici della loro partner. I colleghi ed amici più giovani non hanno timore a frequentare e mostrarsi in centri estetici, anzi mi confessano che talvolta non osano mettere piede fuori casa se non hanno anche un po' di base, usata la matita per gli occhi, qualcosa sulle palpebre e pettinato le ciglia. Questi vogliono apparire sempre perfettamente truccati come i modelli, come se non si potesse fare l'impiegato e servire il pubblico, fare l'operaio o il pompiere con la propria faccia semplicemente lavata.
Ciò non è poi così strano oggi, pare sia normale tentare di assomigliare a personaggi famosi televisivi o della pellicola cinematografica, anche se pare un bieco e vano tentativo di emulazione, l'importante è che costoro si sentano bene con se stessi.
Poi, giustamente come alle donne capita di sentirsi insicure quando compare un brufoletto e corrono a coprirlo o hanno vissuto una nottata "intensa" e spuntano delle belle occhiaie nere e le camuffano immediatamente, anche agli uomini capita di sentirsi inadeguati talvolta non meno del gentil sesso.
La reazione delle donne? Beh, la maggior parte è divertita da questa nuova tendenza del macho, altre invece risultato infastidite perché si sentono "minacciate" dal fatto di poter perdere il dominio sul lato estetico.
Il maquillage è una pratica che oggi può essere utilizzata per riscoprire o evidenziare la propria vera indole o anche solo per ottenere una immagine curata e ordinata. È certamente un artificio che altera la realtà, una prerogativa non più solo del mondo femminile. L'uomo 2.0 non gareggia certamente con la donna, ne gli ha rubato l'identità ma ne ha copiato gli atteggiamenti, i comportamenti per sentirsi meglio o per sentirsi inserito in un determinato gruppo o assetto sociale.
La nuova frontiera, ahimè drammatica che oggi sto osservando è che l'immagine dell'uomo 2.0 può cambiare ricorrendo ai rossetti e alle ciglia finte, rinunciando così alla "mascolinità"!
Concludendo, il maquillage per gli uomini non lo ritengo socialmente disdicevole, soprattutto quando c'è ma non si vede o quando è molto discreto. Se piccole migliorie estetiche possono far sentire gli uomini più sicuri con se stessi e a proprio agio con gli altri, ben vengano, ma il troppo storpia sempre.