Blog di Dante Paolo Ferraris

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Novelli taglialegna di città

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lumbersexualAbito in una città capoluogo di provincia, non è molto grande, la si può girare tranquillamente a piedi, una città incoronata da autostrade e vie di grande comunicazione, ma già a pochi km ti immergi in una campagna dalle mille tonalità di colore che cambiano con il cambiare della stagione. Pertanto è assai facile trovare contadini e allevatori che arrivano in città per gli acquisti, soprattutto in giorno di mercato.
Un giorno di mercato, entrando in libreria, mi trovo dei giovani ragazzi dall'aspetto e abbigliamento alquanto particolare.
Quello che mi colpì fu per la loro giovane età, l'abbigliamento molto campestre che indossavano. Vestiti con tanto di immancabile camicia di flanella a quadri e scarponi per affrontare lunghe camminate in montagna, ma tutti i capi di famose marche commerciali, molto lontane dall'abbigliamento dei miei contadini che trovo a trattare l'acquisto di pulcini o di una nuova seminatrice.
Erano entrambi intorno alla trentina d'anni, dai lineamenti infantili ma che volevano apparire energici e angolosi, aspetto reso più ardito dalle folte ed irte barbe, che avevano. Barbe che apparentemente non avevamo mai veduto pettine e spazzola. Entrambi non avevano mani callose, ma più polpastrelli da bibliotecari, tanto meno strumenti di lavoro campestri in mano ma altri accessori più urbani come lo zainetto porta tablet.
Camice di flanella a quadrettoni scozzesi, rosso e nero il primo, verdi e nero l'altro che parevano appena uscite dalla scatola della boutique, coprivano quei due corpi robusti, fasciando i muscoli creati in palestra, pantaloni di jeans a tubo con immancabili scarponcini a collo alto nabuk, di colori giallo e antracite di famose marche come Lumberjack o Nero Giardini. La capigliatura lunga nera uno, bionda l'altro raccolta in chignon dietro la nuca. Questo «chignon da uomo» è una pettinatura elegante che si porta piuttosto appiattita, molto in voga per chi vuole tenere i capelli medio/lunghi e offre l'aspetto un po' da uomo rude, quello proprio che cercavano di trasmettere questi due giovani ragazzi.
Questa nuova tendenza dell'uomo lumbersexual cioè di giovani virgulti che indossano giacca e cravatta nei giorni della festa comandata e uno stile selvaggio negli altri giorni, riuscendo a mescolare un aspetto campagnolo con la classe necessaria nelle grandi occasioni.
Il termine deriva dalla parola inglese "legname", parrebbero amanti della vita campestre sempre immersi nel lavoro fisico a tagliare legna, sia con il gelo che sotto ad un caldissimo sole, ma anche sempre pronti a ogni tipo di galanteria con la damigella amata.
Questo look da taglialegna, tutto fattoria e lavoro ha tra le caratteristiche primarie la barba, rigorosamente incolta e volutamente stropicciata oltre che un comportamento esternamente più dimesso e pauperista che ne fanno un nuovo "must have" dell'uomo contemporaneo.
Li osservo e sorrido al pensiero di cosa non farebbe oggi un ragazzo per avere una barba originale. Negli ultimi anni la barba è diventata veramente il marchio indelebile del macho italico. Sicuramente questo nuovo tipo di look maschile con maglioni di lana grossa e spessa, ampie sciarpe in lana tipo grezza, dai colori rigidamente autunnali, insieme a camicioni di flanella, magari dotati di cappuccio e pantaloni elasticizzati sempre con i colori autunnali e gli immancabili scarponcini stanno facendo incursione negli armadi dell'uomo del terzo millennio ed una marea di etichette sta già facendosi strada con i nuovi lumbersexual.
Infatti il lumbersexual costruisce la propria immagine, rifacendosi ai codici dell'estetica dell'uomo rude che non deve chiedere mai ed apparentemente sembra che questa moda sia destinata a durare nel tempo. Ormai questi taglialegna metropolitani, con MP 4 sempre accesso e cuffie o auricolari nelle orecchie, nonché tablet o pc nello zainetto invadono le strade delle città di tutto il mondo, oltre che la mia libreria. Addirittura un importante catena di abbigliamento spagnolo "Bershka" che ha recentemente aperto un negozio a Torino, pare abbia selezionato i commessi fashion / tronisti tra i giovani adepti di questa nuova tendenza modaiola, ovviamente requisito fondamentale, a vederli, pare sia stato avere le sopracciglia disegnate, i capelli a banana e i jeans a tubo e leggermente corti per far notare che i lumbersexual posso resistere senza calzini anche d'inverno.
Continuo a sorridere e proseguo alla ricerca del mio libro, pensando come oggi rapidamente cambia la moda dei giovani, un tempo le notizie sulle nuove tendenze modaiole arrivavano solo sulla carta patina delle riviste e ci mettevano mesi ad arrivare dagli Stati Uniti d'America, Londra, Parigi e sbarcare a Milano e poi ancora a diffondersi, prima nelle grandi città poi fino nelle città di provincia, oggi grazie ad internet addirittura le mode si sovrappongono.
Fino a qualche anno indietro, si diceva che la lunghezza della barba indicava anche che tipo di uomo eri; infatti variava dalla corta che faceva dell'uomo un sexy symbol, gradatamente più lunga venivi definito un capitano di mare (modello Capitan Findus), oppure un prigioniero di guerra o un homeless quando era lunga e sfatta, fino a essere modello Mago o Stregone (come Merlino, Gandalf, Silente). Oggi il modello boscaiolo di città invece raccoglie le simpatie dei giovani per quell'aria rude e selvaggia che pare piaccia tanto alle ragazze.
Comprato il mio libro, mentre mi reco verso casa, sto attento ad non inciampare nei tronchi che teoricamente i novelli boscaioli dovrebbero aver tagliato dentro la città, ma ahimè è pura illusione.