Blog di Dante Paolo Ferraris

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri
Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

Cutester: da Londra con furore...

E-mail Stampa PDF
cutesterIl viaggio inizia con un tiepido sole che scalda la mia cittadina, il treno diretto a Roma è in arrivo sul binario quattro. Lo zaino che mi porto dietro è pesantissimo, oltre all'abbigliamento ho quanto mi serve per fare una relazione ad un convegno tecnico su temi legati alla mia professione.
Salito sul treno, mi accomodo al posto assegnatomi, nello scompartimento oltre al sottoscritto vi sono tre ragazzi che chiacchierano amichevolmente in lingua inglese. Non fanno molto caso alla mia presenza, non vanno oltre a qualche sguardo indagatore dopo un cenno di saluto. Il mio inglese è pessimo e mi limito ad un cenno con la mano.
Dopo qualche tempo, comprendo che i tre ragazzi sono di nazionalità diverse, italiana, inglese e spagnola. In particolare il ragazzo italiano è milanese ed insieme all'amico londinese sono andati in treno ad accogliere l'amico spagnolo che era arrivato in volo da Madrid all'aeroporto di Torino, insieme stanno raggiungendo Roma.
Sono tutti e tre ragazzi abbastanza alti e longilinei e direi che l'età è tra i 20/25 anni.
Il ragazzo londinese abita a Dalston Square, la zona moderna nell'Est End, dove vi sono tutte casette che appaiono anonime ma molto funzionali, ed oltre ad essere una figura slanciata con un viso ovale, capelli ricci e di color rosso, portati spettinati ma corti sui lati, la carnagione del viso è molto chiara, i lineamenti sono fini, due sopraccigli curati e regolari fanno da arco a due occhi scuri molto grandi, le labbra fini su una bocca grande ma equilibrata è incorniciata da una barba rossiccia, curata e tagliata corta. Un sottile e discreto pizzetto sotto al labbro inferiore e basette lunghe gli dona uno sguardo da evergreen. Un piccolo orecchino con diamantino portato sull'orecchio destro. L'abbigliamento è giovanile e divertente, indossa una felpa bianca con cappuccio con disegni colorati, pare una pagina di un fumetto con i Simpson come personaggi e sotto una tshirt bianca con un grande Homar stampato sul fronte, un paio di jeans elasticizzati, abbastanza corti tanto da mettere in mostra la caviglia, sulla quale fa bella mostra un leggero tatuaggio colorato a forma di uccello. Un paio di scarpe da ginnastica a collo alto della All Star, ovviamente slacciate e con la patta in bella evidenza ne chiudono la figura.
Il ragazzo madrileno ha un taglio di capelli più cool, con un vistoso ciuffo portato alto e all'indietro sulla fronte, leggermente piegato lateralmente che gli dona volume, e con i cappelli molto corti sui lati. Il loro colore è di un nero corvino intenso, quanto sono lucidi e lisci. Due folte ma curate sopracciglia mettono in evidenza due occhi scuri e penetranti, divisi da un naso aquilino, la bocca è piccola ma con labbra rosee e carnose messe in evidenza da una barba corta e curata. Il colore della carnagione leggermente olivastra fa apparire il "chico" di un età maggiore di quella che veramente tiene.
Indossa anche lui una felpa di color azzurro, con apertura anteriore e cappuccio, i disegni rappresentano piccoli personaggi dei fumetti di Disney. Una T-shirt bianca con disegnato SpongeBob sorridente, la felpa e rimboccata sulla maniche tanto da mettere in mostra un minuto tatuaggio di una farfalla colorata sull'avambraccio. Anch'esso indossa dei jeans elasticizzati e sdruciti, dalla posizione con le gambe accavallate si mette in mostra una piccola cavigliera di perline nere portata sulla caviglia di destra. indossata delle scarpe da ginnastica della Tiger e due fantasmini bianchi come calzini.
La chiacchierata tra i due ragazzi, per quanto possa comprendere è basata su notizie lette su Buzzfeed, un sito americano diventato molto popolare e letto negli ultimi anni e che ha conquistato il mondo giovanile anglosassone e non solo, sia perché interagisce tantissimo con i socialnetwork, tanto da avere un proprio canale su You Tube, sia perché è diventato un sito virale, grazie alla condivisione di milioni di lettori/utenti che diffondono soprattutto articoli leggeri di tendenza, quali possono essere moda, costume, ecc. Qualcuno se lo ricorda magari per i milioni di gattini che hanno innondato le pagine di Facebook per mesi, tutti provenienti da foto raccolte da BuzzFeed.
Tutti e tre oltreché chiacchierare e divertirsi allegramente, continuano a chattare sui loro smartphone dalle cover appariscenti, utilizzando parecchie emoji. Dalle cuffiette che indossa il milanese odo una musica che conosco, sono le canzoni di Ed Sheeran, (cantautore inglese di origini irlandesi), icona pop dei giovani di oggi
Sono i piaceri tecnologici friendly, che ormai animano uno stile di vita comune di molti giovani.
Il ragazzo milanese ha un viso rotondo con grandi pomuli e una ampia fronte, anche lui con la barba di qualche giorno, ma più lunga sul mento. Appare un ragazzo che sembra sicuro di se stesso, poiché la barba gli dona una aria signorile e raffinata. Occhi tondi molto grossi e castani come i capelli che sono mossi ed arruffati. Tiene per tutto il tempo del viaggio degli occhiali RayBan da sole appoggiati sulla fronte. Anch'esso indossa una felpa con cappuccio bianca con personaggi t- Disney, anche la t-shirt presenta fumetti della Disney, un paio di jeans sdruciti di Antony Morato, rimboccati sulla caviglia, due scarpe da ginnastica della Nike bianche.
Parlano di lavoretti occasionali offerti o svolti, tutti senza particolare competenza, da commesso in negozio di abbigliamento a Londra o da cameriere in ristoranti turistici. Il londinese in particolare racconta le vicissitudine lavorative presso un Cereal Killer Caffè, frequentato da ragazzi come lui.
Conosco così, una nuova tendenza giovanile, che in Italia non è ancora sbarcata.
Gli inglesi li chiamano Cutester, ossia i ragazzi supercarini, uno dei nuovi stereotipi sociali in voga nel Regno Unito e a quanto pare anche nella penisola iberica. Insomma nuova tribù giovanile che pare essere nata quasi in diretta opposizione agli hipster, moda ormai massivizzata dai mass media. Questi ragazzi, invece, dal viso acqua e sapone che sembrano brave persone, meno sgradevoli dei bimbominkia anche se con una tendenza al fighettismo, più intraprendenti comunque dei bamboccione ed ovviamente nativi digitali, appaiono bambinoni crescuti con le loro felpe dedicate ai personaggi dei cartoni animati. Una nuova generazione che si droga di meno, che ama lo street food purché sia salutistico o naturale e non ama gli alcolici.
Hanno certamente fissazioni bislacche come i piccoli tatuaggi colorati, utilizzano parecchie emoji sui loro smartphone, tutti piccoli vezi ma mai perniciosi.
Insomma rappresentano una nuova categoria stilistica, dagli aspetti abbastanza marcati, tanto da farne tendenza, insomma un minimalismo senza fronzoli ma con quella scintilla di stravaganza tipicamente adolescenziale. Osservo con attenzione questi ragazzi, che parlano anche sottovoce tra loro, citano amici che hanno costituito delle start up, delle micro imprese, mentre loro vorrebbero diventare impresari di megaeventi. Parlano anche dei loro punti di ritrovo, dove con altri Cutester fanno colazione con tazzoni di latte e cereali di ogni tipo, luoghi semplici ma contemporaneamente ricercati, diventati un must alla pari del drive-in Arnold's, dei miei tempi, quel tipico locale anni '50 colorato e accogliente della situation comedy televisiva statunitense di Happy Days (Giorni Felici) che ebbe grande popolarità e successo andata sia negli Stati Uniti che in Italia (dal 1974 al 1984).
Scopro anche che questi giovani, non vivono solo in un mondo di fumetti e di illusioni effimere, sono attivi politicamente, almeno seguono i grandi problemi della terra, come fame, guerra. Economia ed ambiente. Tecnologicamente avanzati, questi nuovi nativi digitali, dove niente droghe, poco alcol, sesso a tinte pastello hanno vita urbana facilitata dalle "app" che gli gestiscono ed organizzano la vita.
Non solo prenotano dall'iPhone o dall'iPad, i biglietti del treno, aereo o concerti, mostre, ma anche guidati dalla voce guida di Siri (sistema di riconoscimento vocale), prenotano tavoli di ping pong o cercano gli appuntamenti degli street-food dove passare la serata. Oppure fissano un appuntamento con Tinder.
Tinder è una parola che si sente sempre più spesso pronunciare anche in Italia. Si tratta, ovviamente, di una app, utilizzata per le relazione mordi e fuggi, o forse anche per chi cerca una storia d'amore vera. I giovani dicono che Tinder offre in questo caso qualche speranza anche per i cuori solitari o delusi. Il suo funzionamento è semplicissimo basta collegarsi attraverso il proprio profilo Facebook, un sistema di geolocalizzazione, permette di vedere i profili dei "lui" o delle "lei" più vicini a noi, con tanto di foto, nome, età e informazioni di base. Se non ti interessa l'incontro, gli fai una croce sopra o meglio una "X", se invece ti piace, gli invii un "cuoricino. Se si è contraccambiati con un like si apre la casella delle chat e si può cominciare a conversare.
Il mio viaggio verso Roma, si sta per concludere, scendiamo tutti insieme alla Stazione di Roma termini, loro con la loro felpa colorata con il cappuccio calato sulla testa, e lo zaino con disegni a fumetti, occhiali scuri indossati, cuffiette dall'MP3 nelle orecchie, salutano con un cenno della mano del capo e s'immergono nella nevrotica massa di viaggiatori della stazione, sparendo quasi subito dalla vista. È stato un viaggio interessante e devo anche dire intrigante, questi ragazzi mi hanno permesso di imparare qualcosa di più e mi hanno stimolato a comprare l'ultima maglietta di Spongebob. Chissà, forse la loro fresca voglia di vivere e di scoprire il mondo mi ha contagiato, oppure sono il solito pazzo!