Blog di Dante Paolo Ferraris

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Io Nerd di prima generazione

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sapiosexualsI mutamenti generazionali, le mode, i trend dei costumi sono talmente rapidi che spesso non riesco a starci dietro. Sarà l'età, sarà che i mutamenti generazionali sono talmente concitati, tanto da sovrapposi che finisco di comprenderne una che già s'affaccia un'altra tendenza. Nella mia piccola cittadina trovi ancora i lumbersexual, gli ubersexual e fanno ancora furore i metrosexual. S'intravedono timidamente i primi gender fluid e gender variant, tutti stili di vita basati sugli aspetti fisici. Ma finalmente trovo consolazione anche io che posso solo autodefinirmi un "nerd di prima generazione". Infatti sui socialnetwork di massa, timidamente ultimamente, hanno fatto la comparsa i "sapiosexual". Parrebbe una buona notizia anche per noi diversamente belli o affascinanti o più chiaramente definiti "cessi" per i maschietti e "cozze" per le femminucce.
Dal latino sapiens sexualis, indica quel tipo di persone che hanno una forte attrazione sessuale per l'intelligenza. Una categoria non legata al nozionismo e ai titoli accademici, ma ad un coinvolgimento che si basa su uno scambio di stimoli culturali brillanti, conversazioni e intrighi mentali per spronare la reciproca curiosità.
Vuol dire utilizzare la propria mente per attivare eroticamente il corpo, facendosi appassionare dalla capacità di ragionare dell'altro e dal modo in cui si approccia al mondo. È una seduzione che vive e si nutre di parole, di dialoghi e di esperienze che accrescono e ampliano la propria visione del mondo.
Insomma una persona sessualmente attratta dall'intelligenza altrui e non da una attrazione fisica e carnale. Qualcuno sulle pagine di Facebook ha scritto che queste conversazioni intellettuali sono una masturbazione mentale di menti brillanti. Altri affermano che i nerd sono intelligenti e appassionati e che la loro energia sia eccitante tanto da renderli più affascinati di un metrosexual.
Sul sito "Sapiosexual.com", l'autrice si definisce "donna bisessuale poliamorosa" e confessa: «Trovo che i nerd siano sexy. Voglio strofinarmi il clitoride sui loro cervelli».
Ritengo questa affermazione tutt'altro che erotica e tutt'altro che di classe, tanto da farmi dubitare dell'intelligenza umana.
Non credo che ci si possa nemmeno eccitare davanti alle poesia di Catullo o ai versi di Tito Andronico. Non è con questo tipo di cultura che si affascina e s'appaga il proprio desiderio, ma con eloquenza divertente, curiosa ed erudita purchè non prolissa e soporifera. Se è vero che se l'aspetto estetico conta meno del livello intellettuale e pur vero che anche il cervello deve essere allenato costantemente, come nella palestra atletica del metrosexual.
Io Nerd di prima generazione, credo esistano vari livelli di genialità, tali da attrarre persone diverse e non vorrei che il termine si riferisca solo all'intelligenza dialettica, ciò la renderebbe qualunquistica come le altre classificazioni di tendenza oggi, mettendola accanto ai "demisexual", "pansexual" e "heteroflexible".
E se l'ora dei sapiosexual è giunta, non ne rimango comunque affascinato perché ritengo che l'intelligenza abbia tante sfumature. Non credo che si possa semplicemente definire attraente né repellente una persona che propina nozioni altamente culturali, magari filosofeggiando, tanto meno categorizzare sexy ed eccitante chi ha una buona dialettica e non affermare che l'aspetto estetico non conta.
Io ad esempio sono attratto da chi tiene bene una conversazione, non invasiva o petulante e riesce a spaziare tra vari argomenti, esercitando quel senso critico che permette di essere sempre culturalmente sexy.
Probabilmente il mio approccio al sesso è senza aspettative, forse non potrei neanche considerarmi un sapiosexual. La volontà di scoprire l'altro è come sfogliare un libro, ogni capitolo cambia avventura e ogni pagina nasconde sempre qualcosa di misterioso ed eccitante. Mi accontento di essere quello che sono ed è pure già troppo!