Girarsi su un fianco a cercare chi ha fatto con te il viaggio per tutta la notte, ma che è passata in un battibaleno, invidiare il suo continuare a riposare, leggere la soddisfazione del meritato sonno ristoratore su dei lineamenti sereni e distesi ma ancora spenti, mentre le labbra gia appaiono lanciare un timido sorriso.
Aprire e chiudere gli occhi, con pigrizia sfregarseli cercando di affermare che l'ora è giunta, ed è passato da un po' di tempo il trillo della nefasta sveglia che ti richiama agli obblighi domestici.
E allora si!, ti rendi conto che la vita è una merda, che devi lasciare quel letto che per una notte ti ha ricordato il calore e l'ospitalità del ventre materno, ed ora devi prendere il coraggio, quello di tutti i giorni, superare il freddo del primo momento, alzarti e ricominciare ad attendere che torni sera, per trovare rifugio nel nido del tuo letto con te stesso e le tue meraviglie, accolto da Morfeo che rimane li ad attenderti.
Metti le ciabatte, ti stiracchi un po la schiena che ti duole e ricomincia una nuova giornata mentre cerchi di raggiungere la caffettiera.