Non percorrerò con loro tutto il lungo tratto di strada che divide le due città, ma con Marco, un mio amico di Valenza andrò ad attenderli all'arrivo.
La strada in auto benché sia lunga, certamente meno che in bicicletta, è sicuramente non meno panoramica che quella che quel pugno di amici ha deciso di percorrere sulle due ruote.
Le Alpi sono splendide in primavera, la luce che il sole dona le rende ancor più affascinanti, con le loro cime imbiancate e le vallate verdi e ricche di flora e fauna.
Mentre l'auto corre sull'autostrada, già poco dopo aver passato il cantone svizzero di lingua italiana, mi è praticamente impossibile leggere le indicazioni stradali che sono in tedesco, per fortuna con la cartina alla mano non abbiamo difficoltà a raggiungere il lago di Costanza.
Il lago di Costanza, o lago Bodanico, conosciuto anche come Schwäbisches Meer o Lacus Venetus per i Romani, è un lago sul fiume Reno, posto al confine tra Germania, Svizzera e Austria.
Questo lago si è formato dal Ghiacciaio del Reno durante le glaciazioni. Il fiume Reno come il Bregenzer Ache e il Dornbirner, trasportando grosse quantità di sedimenti dalle Alpi al lago ne hanno ridotto le dimensioni proprio a partire da sud-est, dove è collocata Rorschach e dove attendiamo l'arrivo dei nostri ciclisti per raggiungere insieme Heiden.
Sfruttiamo l'occasione di fare due passi sul lungo lago; il lago è posto a un'altitudine di 395 m sul livello del mare e la massima profondità è di 252 m, nel mezzo della parte orientale.
L'abitato di Rorschach è un bellissimo borgo, con un delizioso paesaggio e il clima mite. Osservo con piacere le numerose opportunità che vengono offerte per praticare gli sport acquatici e le molte altre proposte per il tempo libero che si possono fare intorno al Lago di Costanza.
Questa graziosa cittadina accoglie nei periodi di villeggiatura numerosi ospiti per una vacanza o una gita, soprattutto durante i mesi estivi.
Dopo una passeggiata sul lungo lago con tutti i dehor dei tanti locali che s'affacciano sul lago, i nostri “eroi” sulle due ruote sono ormai giunti. Non hanno più vent'anni, ma la passione per la bicicletta e la voglia di stare insieme gli hanno permesso di fare questo lungo tragitto.
Mangiamo insieme prima di percorre l'ultimo tratto, loro in bicicletta con i loro pulmini d'assistenza al seguito e noi in auto.
Raggiungiamo cosi Heiden, questo grazioso villaggio che è posto in posizione panoramica su una terrazza dominante il Lago di Costanza; anche questo borgo di poche migliaia di persone è frequentato per villeggiatura e per gli sport invernali.
Heiden è un Comune svizzero del Canton Appenzello Esterno, istituito nel 1658 con la divisione del Comune soppresso di Kurzenberg nei nuovi Comuni di Heiden, Lutzenberg e Wolfhalden.
Ormai si è fatto tardi, depositati i bagagli nell'albergo precedentemente prenotato e mentre i nostri ciclisti si riposano, noi facciamo un breve giro per questo piccolo ma bel borgo.
Il nucleo centrale è in stile Neoclassico, tra le caratteristiche case vi sono molti alberghi e centri di cura che si sono specializzati nelle terapie naturali.
Sono ormai scomparsi i segni del disastroso incendio che nel 1838 distrusse 129 edifici, compresa la chiesa. Nell'arco di pochi anni, le cronache dicono, il borgo venne ricostruito in stile Neoclassico Biedermeier. Per questo motivo al villaggio di Heiden viene ancora spesso attribuito l'appellativo di «villaggio Biedermeier». Il Biedermeier fu un movimento architettonico, artistico e ornamentale sviluppatosi tra il 1815 ed il 1848. Molto apprezzato dalla borghesia tedesca e austriaca, che viene spesso definito di genere "romantico".
A partire della metà del XIX secolo Heiden, come altre località dell'Appenzello, divenne un centro per le cure naturali a base di siero di latte, diventando altresì una delle più famose stazioni climatiche d'Europa.
Tra i bellissimi giardini fioriti, le linde strade, le caratteristiche case addobbate da cascate di Gerani e Surfinie, si affacciano sull'elegante piazza centrale la Chiesa riformata, edificata in stile Neoclassico nel 1840 e il Rathaus, ossia l'ottocentesco Palazzo Municipale.
Sempre sulla Piazza si trova il locale Museo conservante antichità locali, arredi e collezioni antropologiche, ma anche di storia naturale. Inoltre il museo ha un importante collezioni di animali selvatici provenienti da diverse parti del mondo oltre ad una notevole collezione etnologica di artigianato, gioielli, e attrezzature da caccia degli indigeni della Polinesia.
Dopo una bella passeggiata alla scoperta di Heiden e aver cenato tutti insieme, finalmente il meritato riposo. La stanza dell'albergo è piccola ma accogliente, realizzata tutta in legno massello riproduce fedelmente gli alloggiamenti degli chalet di montagna , ma con le comodità della città. Il panorama dalla finestra si stende dalle Alpi al lago. Sotto la finestra i giardini dell'albergo, un piacere per i sensi nel vedere una distesa di colorati fiori. Andiamo il giorno seguente a visitare il museo dedicato ad Henry Dunant che visse ad Heiden dal 1887 al 1910.
Qui il fondatore della Croce Rossa trascorse gli ultimi 23 anni della sua vita. Tutti i membri della “gita” ad Heiden partecipano attivamente in Italia a questa istituzione filantropica fondata da Dunant.
Henry Dunant nasce l'8 maggio 1828 a Ginevra, primogenito di una ricca famiglia, trascorre una giovinezza senza grandi preoccupazioni e grazie alla madre, entra in contatto con i ceti più sfortunati della città di Ginevra.
Henry Dunant lavora nell'Africa settentrionale, dapprima come impiegato, e poi come imprenditore. Proprio per la sua ditta, un viaggio lo porta nel 1859 a Solferino, dove dopo la terribile battaglia franco-piemontese contro gli austriaci per l'Unità d'Italia, partecipa alle sofferenze dei soldati feriti operando al fianco delle donne di Castiglione delle Stiviere.
Di quella terribile esperienza scrive un libro «Un ricordo di Solferino», che rappresenterà il punto di partenza per la nascita della Croce Rossa nel 1864.
Dopo anni contraddistinti dalla fama maturata dal grande ruolo avuto nell'Istituzione della Croce Rossa, Dunant trascorre venti anni caratterizzati da povertà, solitudine e malattia. Raggiunge così l'Appenzellerland e vi trascorre, perlopiù a Heiden, fino alla morte avvenuta il 30 ottobre 1910.
Abbiamo così modo di visitare la sua casa museo, scambiare opinioni e imparare tante cose sul quest'uomo a cui fu conferito il premio Nobel per la Pace.
Tutti insieme facciamo ancora un bel tour per il borgo, godendoci la bella giornata, prima di lasciare Heiden è il suo un terrazzo soleggiato sopra il Bodensee.
Mentre rientriamo non posso che continuare ad ammirare il paesaggio, collinare che dolcemente circonda il Lago di Costanza, un vero paradiso per chi ama le vacanze sportive e scoprire un pezzo di Europa e la sua storia.