Vi è in tutta la casa una sola finestra, non è grande, non si apre sul mare per farti godere il tramonto della vita quotidiana ma nemmeno sulle bianche montagne delle Alpi per farti ammirare l'alba della speranza che nasce dietro a quella vetta aguzza come una lucente lancia.
Si apre su una stradina piccola e sterrata, ove passano poche persone e poche auto.
La finestra è in legno di ciliegio, di quel colore rossiccio che ti mette serenità, con le dolci nervature del legno che sembrano disegnare antichi geroglifici. Una leggera tenda, sempre di color pastello, gialla o azzurrina la veste decorandola.
A rendere la stanza più o meno luminosa c'e una tapparella di plastica color verde che non sarà certo bellissima ma conferisce all'atmosfera interna un fascino misterioso e quando permette al sole di farvi capolino disegna tante strisce di luce orizzontali sul pavimento.
Amo quella mia unica finestra, essa ha partecipato a buona parte del mio vissuto. Attraverso i suoi vetri ho guardato il presente, ho ripercorso il passato ed ho sognato il futuro.
Può raccontarmi dei suoi illustri ospiti, amici e non solo, sia quelli sfuggevoli sia quelli che hanno goduto della permanenza nel mio castello, sia quelli che sa che non ritorneranno.
Sembra facile la vita vista da questa mia unica finestra, ti permette di guardare fuori ma altresì fa vedere agli altri dentro. Ti apre alle giornate di sole ma si chiude quando il vento vuole entrare a scompigliarti il castello. Ti permette altresì di ammirare le goccioline di pioggia quando come un tintinnio baciano i suoi vetri disegnando fanciulleschi disegni.
Quando ti poni davanti ad essa e guardi fuori vedi passare tante storie e diventa lei la protagonista del castello con la sua visione ampia nonostante sia piccolo il vetro che fa da schermo.
L'unica finestra del mio castello è come la mia vita, si riempie di ogni cosa, gioie, dolori, allegria e malinconia ma è li ad attendere che il sole la trafigga per portare luce e calore nel castello.