Tutto iniziò con l'oroscopo di Fox che annunciava un anno straordinario con molti cambiamenti. In effetti i cambiamenti ci sono stati, tutti in peggio. Anche il detto "Anno bisesto anno funesto" ha confermato le vecchie dicerie. Abbiamo visto un anno terribile, tanto da farci sembrare le antiche epidemie cose molto più vicine al nostro quotidiano. La memoria torna quasi subito, alla peste "manzoniana" che colpì anche nel territorio di Alessandria. A rileggere i vecchi scritti ritrovi l'antesignana "zona rossa" con l'isolamento della città. L'unico sistema per difendere la città dal contagio era presidiarne le porte incaricando cittadini "in arme" di farvi accedere soltanto individui muniti di apposita "bulletta" attestante la provenienza da città libere dalla peste. Erano i cittadini stessi a dover fare da guardiani alla sicurezza sanitaria della città e se tali cittadini si rifiutavano di prestare servizio erano puniti con il carcere. Infatti all'archivio di Stato cittadino, in un documento del 14 agosto 1630, riporta che è stato segnalato da Bernardo Guasco, capo del quartiere di Borgoglio, che alcuni non si erano presentati a svolgere il servizio di presidio delle porte, la Congregazione ordina che «li signori capi di Milizia possano far dettenere in prigione chiunque ricuserà obedire essendo comandato ad andare di guardia con le armi alle porte per servizio della Sanità ne possa essere rilasciato senza spezial consesso di detto officiale».
Questi scritti, come il Decameron del Boccaccio, ci riportano il tema della Quarantena e dell'isolamento. Quest'opera è considerata una delle più importanti della letteratura del Trecento europeo e ci narra nel suo prologo di un gruppo di giovani, sette donne e tre uomini, che per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera che in quel periodo imperversava nella città, e che a turno si raccontano delle novelle di taglio spesso umoristico e con frequenti richiami all'erotismo bucolico del tempo. Ma anche se questa epidemia non finirà con la fine dell'anno, mi auguro che con l'arrivo della Primavera sia scomparsa. E'stato un anno di lutti, di aziende che hanno chiuso definitivamente per fallimento, lasciando anche senza lavoro migliaia di maestranze.
Le città sembrano tutte vuote, le saracinesche dei negozi abbassate e abbiamo anche perso la nostra libertà di circolazione; le feste sono sottotono perché soldi intasca c'è ne sono pochini. Ma il pensiero va obbligatoriamente a chi ha perso amici e parenti, alle immagini di quella colonna di camion militari che trasportano le bare verso i crematori, a tutte quei bambini che hanno perso i propri nonni e con loro l'affetto che solo un nonno sa regalare. Ma anche quei negazionisti e complottisti che negano l'evidenza, a chi è riuscito a trasformare un epidemia in un talk show mediatico, in primo luogo taluni politici, e infine a chi ha sfruttato un epidemia per lucrarci sopra. Ascolto l'oroscopo alla tv e benché non sia mai stato superstizioso, faccio le corna e faccio gesti scaramantici perché dall'anno che verrà ho molte attese e speranze, perché mai e più mai voglio rivivere le paure che ho vissuto.
Quindi Vaffanculo 2020 e buon anno nuovo a tutti Noi.