Blog di Dante Paolo Ferraris

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri
Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

Il mio Piemonte: Villaromagnano

E-mail Stampa PDF
VillaromagnanoLa giornata si presenta luminosa, il sole è già alto ed è esuberante avendo cacciato tutte le nubi che ieri sera volevano farla da padrone. Con l'auto raggiungo Villaromagnano, questo Comune collinare posto nella bassa valle del torrente Ossona, affluente del torrente Scrivia, quasi alle porte di Tortona, ha una struttura economica prevalentemente agricola, ed è costituito dall'unione di diversi nuclei abitati.
I toponimi delle varie borgate rimandano ha origine molto antiche. Con Romagnano oggi si indica un piccolo borgo, sicuramente un tempo accastellato sul limitare di una area collinare, ma non vi è certezza dove esistesse l'antico abitato di Romagnano. La derivazione del suo nome ha diverse versioni, chi lo indica come un aggettivo prediale derivato da Romanius. Un altra borgata è il Ridotto da Reductum, anche sinonimo di Ricetto, nome che ricorda un luogo in cui i contadini ricoveravano i prodotti della campagna durante i periodi di guerra o delle scorribande di armati ed ancora l'abitato di Fonti che è la principale frazione del Comune. Villa invece è il capoluogo, ma dobbiamo aggiungerci gli abitati della Rampina e il Molinotto o Monteghellino.
Il borgo della Villa, ora funge da cuore dei servizi per la popolazione dell'intero Comune, "La Villa di Romagnano" era questo il nome fino al primo Ottocento. Con l'arrivo del cattolicesimo furono erette due chiese a San Michele e San Giovanni. Il Medioevo e i secoli successivi fu anche per questi borghi un periodo di guerre, pestilenze con conseguente spopolamento.
Oggi a Villaromagnano non troviamo palazzi nobiliari, benché il territorio fu infeudato alle più potenti famiglie di Tortona. La Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo attuale, risale al 1611, sul luogo di un antico Oratorio dedicato a Santa Maria. La Chiesa inizialmente era assai piccola e andò rapidamente in rovina. A fine del XVIII secolo fu edificato il nuovo edificio religioso; il campanile fu però innalzato dopo il periodo di occupazione napoleonica. Tradizione vuole che fosse stato innalzato con il materiale del distrutto Castello di Tortona e portato alla Villa dalla popolazione, che cantavano litanie mentre lo trasportavano a spalle.
La Chiesa navata unica è assai ricca di decorazioni marmoree, dipinti ed affreschi che nella cupola ricordano gli episodi della Vita della Vergine e di Gesù Cristo. La facciata è in mattoni a vista, decorata con quattro lesene che sorreggono il marcapiano, sopra quale un timpano rettangolare porta iscritta un cartiglio. Quattro fiammelle sono poste sopra il timpano. La chiesa ha una porta unica con una lunetta; sopra di essa vi è un grande rosone. Una bella Piazza è stata recentemente realizzata davanti alla chiesa. L'edificio comunale è invece posto in Piazza XXV Aprile, ove Don Luigi Orione, Santo e fondatore della Piccola Opera della Provvidenza istituì un Asilo. Sulla facciata due lapidi; una ricorda l'istituzione dell'asilo e sull'altro i caduti della guerre mondiali.
In auto raggiungo la località Fonti, che è la frazione principale del comune ed è posta su una collina che domina l'intera vallata e l'abitato della Villa. Questo è un Borgo molto antico in cui vi furono ritrovamenti di epoca romana. Il nome Fonti deriva dalla presenza di fonti che davano acqua a buona parte degli abitati della vallata. Nel centro abitato un bel monumento ricorda i suoi caduti. Poco distante dal Borgo di Fonti, immersa nel verde vi è la Chiesa Madonnina di Fonti. L'attuale settecentesca Chiesa è stata edificata su una precedente Chiesa, certamente cinquecentesca, quando era ancora parrocchia e dedicata a San Giovanni Battista delle Fonti. A causa di una pestilenza, il Borgo andò quasi deserto e la Chiesa rimase dapprima abbandonata e poi in rovina, tanto che la parrocchia venne soppressa. Nel 1615, il Vescovo ordinò che la Chiesa fosse abbattuta e il materiale utilizzato per edificare la Chiesa Parrocchiale di Villa, ma non fu abbattuta. La Chiesa si presenta tripartita da piatte lesene ed è diviso in due ordini. Nel primo ordine la porta d'accesso è affiancata da due finestre rettangolari ad arco tutto sesto, il tutto anticipato da un bel portico con colonne in laterizio intonacato ed archi a tutto sesto. Il secondo ordine ha nella parte centrale un ampia finestra rettangolare ad arco tutto sesto, un timpano triangolare è posto sopra il secondo ordine con un marcapiano modanato.
Villaromagnano oggi è un tranquillo luogo di svago e relax, dove è possibile fare belle passeggiate, anche a cavallo e in bicicletta su sentieri che collegano le varie frazioni e comuni limitrofi, ammirando un panorama incontaminato, tra boschi, prati e filari di uve pregiate.
Rientro verso casa, soddisfatto di aver visto ed apprezzato un altro angolo della provincia di Alessandria.