La neve ❄ non è il mio ambiente ideale ma comunque mi affascina sempre. E da dietro al vetro rifletto su molte cose, forse è l'ambiente solingo, caldo e tranquillo che mi porta a pensare liberamente.
Ormai sono 41 anni che mi occupo di protezione civile; iniziai con il terremoto in Irpinia nel 1980 e avrei voluto l'anno precedente partecipare alle attività di assistenza umanitaria per i boat people vietnamiti, ma ero minorenne e non me lo consentirono. Studiai anche quell'evento con attenzione, in un periodo in cui non esisteva internet e dovevi documentarti su libri e sui giornali.
Ho fatto di quella passione un lavoro. Dalle prime emergenze come volontario a quelle fatte come professionista per decine di pubbliche amministrazioni, MAE e DPC. Ho viaggiato per il mondo senza vederlo perché era sempre solo una calamità o una guerra a chiamarmi per portare soccorso, assistenza o solo consulenza umanitaria.
Non è mai mancata, purtroppo la mia presenza in nessuna grande emergenza in Italia e tutte, anche quelle piccole in Piemonte. L'elenco degli eventi è talmente lungo che faccio fatica a ricordarle tutte e spesso le confondo.
Ho insegnato in moltissimi corsi di formazione per i volontari e altrettanto per i professionisti di Comuni e altre pubbliche amministrazioni. Ho tenuto e tengo ancora master universitari per formare i nuovi professionisti di domani, sia in disaster management, emergency management che argomenti affini, compresa la comunicazione in emergenza.
Ho aiutato a costruire tante associazioni e gruppi di volontariato. Mi sono inventato nuove figure di operatori specializzati in settori specifici della protezione civile come i reporter Digitali Volontari. Dopo il 2001 ho avviato anche il volontariato ad essere protagonista nella difesa NBCR per collaborare e aiutare i professionisti dei VVF, tecniche sulla difesa biologica diventate purtroppo assai utile in questo periodo di emergenza sanitaria.
Sperimentai l'impiego dei volontari di protezione civile anche a difesa dei beni culturali, attraverso corsi e esercitazioni, quando ancora l'impiego del volontariato in questo settore era considerato tabù. Ho scritto decine di articoli sulle più importanti riviste nazionali e internazionali del settore.
Sono stato relatore a centinaia di Convegni e Seminari. Conosco persone in mezzo mondo, drammaticamente conosciute per lavoro.
Eppure qualcosa mi manca, sento un vuoto dentro! Non sono le decine di pagine del mio curriculum che mi potrebbero aiutare in questa ricerca. Non sono nemmeno i riconoscimenti che cerco. Spero, in questi 2 anni che mi mancano per andare in pensione, di colmare questo vuoto.
Per ora sono felice di avere una bella famiglia, degli amici sinceri, i miei gatti Leo e Calliope.
Strani pensieri ti fa fare la montagna, mentre già soffice cade la neve.