Blog di Dante Paolo Ferraris

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Pillole di Storia: la controversa invenzione del panettone

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panettoneFin dalla sua incerta origine medievale, il panettone o pane natalizio ha attraversato diversi cicli di vita, dall'essere realizzato nelle cucine della nobiltà, all'artigiano dolciario, all'industrializzazione fino ad oggi al ritorno ai metodi artigianali. Oggi il panettone è diffuso in tutto il mondo ma la qualità di quello italiano è la più alta esistente, perché la sua denominazione è regolamentata da rigidi protocolli. Tentiamo di risalire all'origine dei nostro panettone e pare che l'origine di questo dolce della tradizione natalizia risalga addirittura al 1340, anche se si nutrono forti dubbi. Soprattutto perché la cucina è in continua evoluzione e il panettone ne è un buon esempio. Comunque questa storia vuole che il panettone fosse stato inventato a Milano. Certamente nella Milano del XIV secolo a Natale si mangiava qualcosa di speciale.
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Maleducati si diventa

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Dito medioQuante volte nel congestionato traffico, soprattutto cittadino, siamo spettatori e protagonisti del malcostume? Quante volte nel vedere una non più giovane ragazza che è esitante nell'attraversare la strada anche sulle strisce pedonali, sentiamo l'automobilista che si sbraccia incazzato gridando "muoviti troia" ? o anche utilizzando altri epiteti da bifolco.
Questo è un frammento di quella degenerazione dei rapporti interpersonali divenuti un emblema del nostro modo di comportarsi. Qualche anno fa ci saremmo limitati a sentir dire "Oca", oppure: "stai a casa a far la calzetta", oggi invece si passa subito all'improperio più triviale.
"In exteriore homini habitat veritas". Maleducazione - aggressività - intolleranza, è una verità ancora dei giorni nostri aggravata dalla frenesia quotidiana, dalla mancanza di empatia generalizzata e dal narcisismo imperante.
Nel felice paese di Bengodi, fino a ieri luccicante specchietto per le allodole, ci ritroviamo oggi privi di quei valori etici propri di una società che trova nella collettività il piacere/dovere di sentirsi un'entità unica. Invece stiamo creando, attraverso l'imbarbarimento dei costumi della società, un crescendo di individualismo, invidia e gratuita cattiveria. Passati i conflitti ideologici di un tempo, alla ricerca della naturalezza dei costumi, ci troviamo oggi privi di quei sani modelli ed antiche tradizioni, sostituite dalla bagarre televisiva dove l'insulto, la provocazione, la perdita del proprio controllo hanno ormai sostituito i criteri del perbenismo.
Ciò purtroppo, si ripercuote sul lavoro, in famiglia, nei luoghi che dovrebbero essere di socializzazione ed è difficile contrapporsi ai nuovi valori dimostrando che ciò è maleducato, quando maleducato è ormai il modo di vivere. Potremmo però tentare, noi che abbiamo avuto una diversa formazione e abbiamo fatto la scelta dell'impegno sociale, a rispettare gli altri ed a rivolgerci a loro con educazione, così come insegnatoci a scuola e dalla mamma, nella speranza che sia di buon esempio a chi non ha avuto la nostra fortuna di avere i nostri insegnamenti
 

Triora, un borgo ligure da scoprire - I parte

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TrioraStamattina il cielo è leggermente velato da capricciose nuvole che portano con sé un venticello fresco e frizzante. La mia levataccia mattutina trova così un soffio d'aria fresca che mi accarezza il volto. Lascio la mia città ancora sonnacchiosa per recarmi al visitare un borgo assai lontano.
Triora è uno dei borghi più belli d'Italia, incastonato dell'Alta Valle Argentina, sull'antica Via del sale. Un tempo fu considerata anche granaio della Repubblica di Genova. Il borgo è circondato da corsi d'acqua, il principale è il torrente Argentina e da una rigogliosa vegetazione.
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Cremona la città dalle tre T - IV ed ultima parte

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CremonaM'avvio per via Trecchi ove si erge l'omonimo palazzo. Si tratta di un bell'edificio fatto costruire nel 1494 dal marchese Giacomo Trecchi e venne successivamente rielaborato con gusto neo-medioevale con ispirazione romantica nel XIX secolo. La facciata è arricchita da merlature di coronamento, torrette angolari e ornamenti neogotici. Il cortile presenta cinquecentesche colonne di marmo rosso di Verona e decorazioni neogotiche. Palazzo Trecchi, ricorda una lapide affissa sulla facciata, ospitò Giuseppe Garibaldi nel aprile del 1862 accompagnato da Nino Bixio, un altro eccellente ospite fu l'imperatore Carlo V.
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Pillole di Storia: l'eccidio di Babyn Yar

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Babyn YarUn passo indietro nella storia è necessario per ricordare un passato che non vogliamo che ritorni. Siamo in Ucraina, all'epoca dei fatti afferente all'U.R.S.S.. Durante la seconda guerra mondiale, tra il 1941 e il 1944, l'Ucraina fu occupata dalle forze dell'Asse nell'ambito della campagna di Russia. La Germania nazista vi instaurò il Reichskommissariat Ukraine. Oltre 30.000 ucraini si arruolarono nelle Waffen-SS in funzione antibolscevica ed antirussa. Il fatto narrato ha come prologo l'arrivo dei tedeschi a Kiev che vi giunsero il 19 settembre 1941.
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1994 - 2024 memorie della "Grande Alluvione" da volontario

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Alluvione Alessandria 1994A distanza di trent'anni da quel tragico 6 novembre 1994, che mi resterà indelebile nei ricordi, anche quest'anno la mia città si ferma a ricordare, in un mesto silenzio, le vittime di quella che fu definita La Grande Alluvione. Il giornale "La Repubblica" il 7 novembre di quell'anno scriveva: «Una regione schiacciata tra la terra e l'acqua, dal fango delle sue colline e della piena del Po, del Tanaro, della Bormida e di decine di altri fiumi e torrenti... Ad Alessandria il centro cittadino è completamente sommerso, un quartiere è stato sgomberato, così come parte dell'ospedale civile. Il sindaco Francesca Calvo è intervenuta in diretta a "Tutto il calcio minuto per minuto" lanciando un appello ai proprietari di gommoni e barche " ci servono per salvare chi è rimasto isolato"».
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Curtatone

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CurtatoneQuando l'amico Massimo mi ha proposto di andare a presentare i miei libri alla fiera di Santa Maria delle Grazie di Curtatone, ho accolto entusiasticamente l'idea di questa trasferta "fuori porta". Curtatone fin da subito mi ha evocato pagine epiche della nostra storia risorgimentale e non solo. Lungo il viaggio, mentalmente ripasso brevemente la storia del borgo, anzi dei borghi che visiterò. Abitata fin dall'antichità, il territorio di Curtatone, posto sulle rive del lago Superiore è alle porte della città di Mantova con cui ha condiviso tutta la sua storia. La presenza romana sul territorio di Curtatone è testimoniata dalle due strade rettilinee, parallele alla più settentrionale via Postumia.
Anche la centuriazione del territorio, conseguente ad espropri di terre a danno dei coloni locali testimonia la presenza romana. Inoltre secondo la tradizione l'origine del nome di Curtatone è attribuita alla presenza in questa località, di un accampamento installato dal Console "Curtius Odonis". Inoltre fu ritrovato nel XIX secolo, un sepolcro con corredo funebre: un vaso votivo, una lucerna policroma, il lacrimatoio e monete in bronzo dell'epoca di Tiberio. Una piccola necropoli dell'età di Augusto fu trovata in località Ponteventuno e furono inoltre scoperte delle strutture murarie romane e una lapide a Curtatone.
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Il mio Piemonte: Vidracco

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VidraccoOggi il mio girovagare per il Piemonte mi porta in Val di Chy, una valle situata nel territorio della provincia di Torino. Questa valle è nota per il suo paesaggio montuoso e per i piccoli borghi che la caratterizzano, ricchi di storia e tradizioni locali. È conosciuta come Valchiusella ed è attraversata da vari corsi d'acqua che confluiscono tutti nel torrente Chiusella. La valle presenta paesaggi suggestivi e luoghi ideali per periodi di relax. Essendo circondata da montagne la vallata offre molte opportunità per attività all'aperto soprattutto per escursioni e trekking. La Val di Chy ospita diversi borghi storici, ognuno con le proprie tradizioni e architetture tipiche del Piemonte.
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Il mio Piemonte : Carmagnola - II ed ultima parte

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CarmagnolaIl centro storico di Carmagnola è bello ed interessante e credo che lo sia anche la periferia e le frazioni. Certamente nelle frazioni non troverò castelli o palazzi nobiliari che ho visto in città ma sicuramente storie, chiesette e la bella campagna carmagnolese.
Lungo via del Porto trovo all'incrocio con via San Francesco di Sales, una piccola chiesetta, intitolata a San Antonio abate. La sua facciata presenta due lesene culminati con timpano triangolare. Il portone ligneo di accesso è a due battenti ed è fiancheggiato da due finestrelle ovoidali. L'edificio è sormontato da un timpano triangolare ed è interamente intonacato con una zoccolatura in lastre di materiale lapideo. Presenta un campanile a vela che si appoggia sulla muratura perimetrale.
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Il mio Piemonte: Silvano d'Orba

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Silvano d'OrbaLa mattinata estiva, calda e afosa mi invita a cercare il fresco; colgo l'occasione per andare nell'ovadese. Voglio visitare un interessante e storico luogo che fin da bambino mi ha attratto. Un grande castello si erge a dominare l'intero borgo quasi a gareggiare con il campanile della chiesa che come un dito alzato sembra fare il solletico alle nuvole. Il borgo pare incollato a delle lussureggianti colline e ai suoi piedi corre il torrente Orba che sposa ai piedi del paese il torrente Piota.
Silvano d'Orba è un comune con una storia ricca e antica, che affonda le sue radici nell'epoca romana e si sviluppa attraverso il Medioevo fino ai giorni nostri. Le origini di Silvano d'Orba risalgono all'epoca romana, anche se non ci sono molte testimonianze dirette di questo periodo. Il nome "Silvano" potrebbe derivare dal latino "Silvanus", il dio delle selve, suggerendo una zona ricca di boschi.
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Cremona la città dalle tre T - III parte

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CremonaDa Piazza Sant'Agostino, attraverso via Breda raggiungo via Oscasali dove subito trovo una lapide che ricorda la visita della regina Margherita di Savoia che nel 1925, fu ospite di Mons. Comm. Emilio Lombardi. Subito dopo c'è Palazzo Cattaneo Ala Ponzone formato dalla fusione di due proprietà risalenti XV secolo, già di proprietà della famiglia del nobile Ariberti, alla fine del XVIII secolo fu ristrutturato per il marchese Antonio Cattaneo. Presenta una facciata assai semplice ritmata da finestre frontonate al piano nobile, difronte al palazzo vi è la chiesa intitolata ai santi Egidio e Omobono.
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