Chiaroscuri nella città eterna (XI parte)
Giovedì 21 Maggio 2015 10:55
 Inizio a discendere dal Pincio in direzione piazza di Trinità dei Monti, dove vi è collocato un altro obelisco. Prima di arrivarci mi soffermo davanti a Villa Medici che anch'essa ha tra i suoi tesori un importante obelisco.
Questa villa sorge nel luogo dove un tempo, Lucio Lucinio Lucullo (115 - 57 a.C.), generale romano, fece collocare i suoi giardini (conosciuti come horti Luculliani), siamo alla fine del periodo repubblicano e tra il 66 ed il 63 vi fece costruire una grande villa.
La villa fu abitata anche da Valerio Asiatico e poi da Messalina, moglie dell'imperatore Claudio, la quale, al fine di impadronirsi della villa, non esitò a ricoprire di false accuse Valerio Asiatico, che fu così costretto al suicidio nei giardini nel 47 d.C.
Leggi tutto...
Luci ed ombre a Torino (XXXV parte)
Venerdì 01 Maggio 2015 08:42
 Roger in gioventù non aveva la chioma argentea, mi dicono li avesse avuti neri e lisci, poi talmente ricci da essere stato soprannominato di "Napo Orso Capo".
Studi classici e poi subito immerso nel mondo del lavoro della pubblica amministrazione. Mi racconta anche della "bellissima esperienza vissuta intensamente", che gli ha fatto conoscere "persone fantastiche" nel mondo del volontariato. Ci lasciamo con una cordiale stretta di mano ed un sincero arrivederci.
Il mio tour sui chiaro scuri torinesi riprende proprio da piazza Castello.
Una delle esposizioni che non mi stancherei mai di vedere è proprio L'Armeria Reale, una delle più ricche collezioni di armi e armature antiche del mondo. Ha sede nella manica di collegamento tra Palazzo Reale e le Segreterie di Stato da dove vi è l'ingresso principale.
Leggi tutto...
Non sarò mai un metrosexual
Sabato 11 Aprile 2015 08:25
 L'avevo letto su una di quelle riviste patinate che trovi nella sala d'aspetto del parrucchiere e sinceramente l'avevo, ai tempi, ritenuta una moda snob che avrebbe distinto sopratutto i figli di papa. Invece mi ero sbagliato e non me ne ero reso conto fintanto che non ho frequentato una palestra per circa una settimana e devo dire che forse il motivo per cui ho smesso di andarci era questa moda, divenuta ormai un ossessione.
Il narcisismo non è un peccato che ritengo mortale se ciò vuol dire curare il proprio fisico, ma quando questo è fatto in modo spasmodico ricorrendo anche a prodotti di cosmesi, fitness quotidiana, abbronzatura a raggi UVA, depilazione parziale o totale del corpo lo ritengo eccessivo, quasi patologico: ebbene questo è divenuto uno tra i vezzi più diffusi non solo tra i più giovani.
Leggi tutto...
Il mio Piemonte: Novara
Sabato 21 Marzo 2015 11:48
 Il sole è già alto, fuori fa freddo, dalla finestra vedo i vetri delle auto parcheggiate ricoperte di un velo di ghiaccio, scendo rapidamente dal letto dove un profondo sonno mi ha accompagnato tutta la notte, mi scrollo dai brividi che mi colgono appena ho alzato il piumone, inforco le ciabatte per recarmi a svolgere tutte quelle ordinarie attività mattutine che ognuno di noi svolge con ripetizione quasi nauseante tutte le mattine. Stamane però mi devo preparare con più attenzione, devo andare a Novara a festeggiare l'arrivo della befana, o meglio in questo caso il Befano (ossia il sottoscritto) a casa di una carissima amica.
Leggi tutto...
Luci ed ombre a Torino (XXXIII parte)
Domenica 01 Marzo 2015 11:21
 La pioggia non intende cessare, ormai credo di aver perso il treno che mi riporta nella mia città dalle case in terra rossa, tanto vale bermi un caffè e gustarmi un tramezzino al caffè Mulassano
Entro ed chiedo al cameriere, in livrea bianca con papillon nero la mia ordinazione, mi accomodo davanti ad un piccolo tavolino, seduto con le spalle al muro, affinché possa guardare chi entra e chi passeggia sotto i portici. La storia della bottiglieria e poi del caffè Mulassano comincia nella seconda metà dell'ottocento, con apertura di una bottiglieria in via Nizza 3. Nel 1907, il locale fu poi trasferito nella più centrale piazza Castello.
Leggi tutto...
|
... e la donna diventa predatrice
Lunedì 11 Maggio 2015 10:55
 È proprio vero che nelle cittadine di provincia si è sempre ultimi a sapere le cose, scopro da un giovane conoscente che studia a Milano questa nuova moda che sta facendo parlare tutta la "Milano bene". Mentre mi racconta con dovizia di particolari l'ultimo suo "incontro/abboccamento", mi sovviene la novella di Giovanni Verga "Al villaggio la chiamavano "la lupa" perché non era sazia giammai - di nulla". Entro così nel mondo delle MILF, un acronimo che sta per Mother I'd Like to Fuck, tradotto in italiano: "una mamma che mi farei".
Curioso, come sempre, seguo le indicazioni di Angelo e vado a fare qualche giro a Milano per conoscere queste seguaci del famoso video musicale dei Fountains of Wayne: Stacy's Mom. Ma oltre a vedere da vicino le Milf milanesi, tanto ormai io sono veramente fuori quota e non corro il pericolo di abbordaggio, ero sopratutto curioso di sapere chi fossero queste donne che fanno impazzire i giovani. Angelo mi spiega che i luoghi migliori per l'incontro e conoscenza sono le palestre, oppure l'uscita delle scuole superiori o delle università nonché in alcuni locali pubblici diurni.
Leggi tutto...
Chiaroscuri nella città eterna (X parte)
Martedì 21 Aprile 2015 09:45
 Mentre inizio a salire su per la salita del Pincio non posso non ricordare come dove oggi sorge la basilica di santa Maria del popolo, che ebbe origine da una piccola cappella, eretta da papa Pasquale II nel 1099, vi era il mausoleo dei Domizi Enobarbi, che fu anche la tomba dell'imperatore Nerone.
La costruzione della prima chiesa avvenne forse come forma di ringraziamento per la liberazione del santo Sepolcro, avvenuta quell'anno, e l'opera venne pagata dal popolo romano, da cui un altra possibilità delle origini del nome della chiesa e della piazza. Ma forse anche la demolizione avvenne anche per eliminare la memoria popolare di Nerone che ancora sopravviveva ad oltre un millennio dalla morte.
Leggi tutto...
Luci ed ombre a Torino (XXXIV parte)
Mercoledì 01 Aprile 2015 11:21
 D'altra parte Marcus Flitt non potevo trovarlo in nessun altro luogo, è un tipo da palcoscenico e dai comportamenti ambigui. Chissà quale cattiverie avrebbe potuto mettere in atto, per calcare i palcoscenici torinesi. Palcoscenici che furono, appunto calcati per secoli anche da voci bianche, o "Angeli di Dio" come venivano chiamati i castrati avviati al bel canto e Marcus Flitt, frequentatore, benché sporadico dei sabba torinesi, avrebbe sicuramente avuto una particolare attrattiva per tali poveri sventurati, come del resto altri mangiamorte come Peter Minus, Draco Malfoy, Evan Rosies, Amycus Carrow, Augustus Rookwood, Bartry Crouch jr, Stanley Picchetto, Thorfinn Rowle, ma anche personaggi come Theodore Nott e il prof Remus Lupin.
Leggi tutto...
Quando l'uomo diventa preda...
Mercoledì 11 Marzo 2015 15:30
 Superato i 50 anni (52 per la precisione da pochi giorni), barba fatta quotidianamente, capelli castano con ormai nuance bianche rughe intorno agli occhi e viso un po’ butterato e un filo di pancetta, così mi ritrovo tutti i giorni davanti allo specchio di casa. Cosa mi manca per essere un cinquantenne con capelli bianchi, rughe attorno agli occhi e un filo di pancetta per essere definito un perfetto Dilf? forse la barba incolta ed il fatto di essere senza prole?. Andrea un mio conoscente torinese, quarantenne da poco separato con alle spalle un matrimonio difficile e con due figli piccoli mi racconta del mondo dei giovani padri separati e non solo. Sopratutto mi faccio raccontare di questa "nuova travolgente filosofia" di sex bomb che vede protagonisti proprio uomini sposati e con figliolanza. Infatti dietro l’acronimo di "dad I'd like to fuck" si nasconde, una nuova moda che riporta in auge il vero uomo maturo, tutto lavoro, benessere, responsabilità e perché no !, anche famiglia. Un acronimo che ne richiama un altro, ossia MILF, ovvero "mother I'd like to fuck".
Leggi tutto...
La minaccia biologica
Sabato 21 Febbraio 2015 14:51
 L'argomento è sicuramente interessante quanto controverso, proprio perché vasto e di difficile trattazione. Guerra biologica e bioterrorismo rappresentano, infatti, temi tanto affascinanti quanto ostici che, non senza ragione, suscitano in molti attrazione, ma anche paura e repulsione.
Se però l'argomento crea panico nell'uomo comune, al professionista è richiesto di dominare l'avversione che esso può suscitare.
Ci limiteremo a trattare, benché brevemente, cosa sia l'offesa biologica: con questa espressione intendiamo qualsiasi utilizzo di aggressivi biologici ai fini di operazione bellica o terroristica, condotta con l'intento di ridurre le capacità operative dell'avversario o di creare panico nella popolazione. Inoltre parleremo del modo in cui il nostro paese si organizza a difesa della popolazione civile.
Leggi tutto...
|