Blog di Dante Paolo Ferraris

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LuganoTorno a Lugano dopo tanto tempo, dove passai giorni intensi ed emozionanti qualche anno fa (ormai diversi lustri) quando acquisii un importate titolo accademico. Non vissi quei giorni come momento di svago ma di impegno e pertanto non ebbi modo di visitare con attenzione la prima città della Svizzera italiana, che si distende tra il Monte San Salvatore, il Monte Brè e il Gazzirola specchiandosi armoniosamente sul lago che porta il suo nome, conosciuto anche come lago Ceresio.
La strada che abbiamo fatto per raggiungere la città di Lugano è la stessa di sempre, non è cambiato un granché dopo oltre vent'anni, anche la coda al confine!
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Il "bikini bridge": una nuova inquietante mania

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Bikini BridgeNon c'è mai fine alle peggiori mode ed ora si sta diffondendo una tendenza nuovissima attraverso i social network chiamata "bikini bridge", ovvero quello spazio che si crea tra lo slip e il corpo quando le anche sono sporgenti, così da far sembrare il micro slip "bikini" sospeso in aria, come un ponte. Purtroppo non è solo una moda adolescenziale ma anche di donne mature e sposate con tanto di prole al seguito, che amano pubblicare sui social network le immagini in cui il "ponte" è ben visibile. Queste amanti del "bikini bridge" spopolano su Instagram, ma anche su molte pagine di Facebook e l'hashtag #bikinibridge di twitter è assai diffuso e utilizzato.
La definirei una nuova ossessione social, che per carità a noi maschietti fa solo piacere, come un collirio rinfrescante per la vista, un tonico per il cuore o una fiala di adrenalina per rinverdire e riscoprire passioni sopite.
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Il bagno delle donne

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bagno donneA cena con amici, al ristorante o in pizzeria, ma anche al bar gustando un gelato, mi è spesso capitato in compagnia del gentil sesso di pormi una domanda, e non credo di essere l'unico maschietto a porsela. Perché le donne vanno in bagno in coppia?
Ovviamente è una domanda che per lungo tempo è stata senza risposta, o quantomeno mi ero dato la mia risposta. Invecchiando, lasciandomi alle spalle alcuni pudici timori, mi sono guardato intorno, ho scelto le mie candidate e ho affrontato l'argomento con fare curioso ma divertito. Diverse sono state le reazioni, intimorite, scandalizzate ma anche disposte a parlarne, cancellando il tabù che nascondeva l'argomento.
La prima certezza che ho avuto è che le donne che vanno in due al bagno, non sempre hanno realmente necessità di utilizzare la toilette per lo scopo a cui è stata destinata, ma devono spettegolare di qualcosa o qualcuno. Un'usanza tipica del genere femminile, io non sono mai andato in bagno in compagnia di un altro uomo e non ho mai visto nemmeno miei amici assentarsi per accompagnarsi alla toilette.
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Chiaroscuri nella città eterna (V parte)

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RomaFinalmente sono entrato nel Pantheon, dove voglio soffermarmi innanzitutto ad ammirare e raccogliere le idee davanti alla tomba di Raffaello Sanzio (Urbino,1483 – Roma, 1520), forse il pittore e architetto del Rinascimento italiano da me più particolarmente apprezzato. Le spoglie dell'artista sono raccolte in un sobrio sarcofago di marmo, arricchito da una iscrizione latina di Pietro Bembo: "Ille hic est Raphael, timuit quo sospite vinci Rerum magna parens et moriente mori", ("Questo è Raffaello dal quale la natura temette di essere vinta e, mentre egli moriva, di morire anch'essa"). Il sarcofago è sormontato dalla statua della Madonna del Sasso. Questo luogo mi ha sempre affascinato proprio per la semplicità della tomba che contrasta con la regale potenza delle vicine tombe dei Savoia, rendendo ancor più elevato il valore dell'artista.
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Luci ed ombre a Torino (XXV parte)

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pixiesLa Fontana dei Dodici Mesi, dove ho avuto modo di intravedere Augustus Rookwood mentre si recava al sabba domenicale, è una fontana molto grande e bella che all'interno del Valentino è in simbiosi con il bel parco e tutti i monumenti adiacenti benché realizzati in diversi stili. È stata progettata da Carlo Ceppi per l'Esposizione Nazionale del 1898 e venne inaugurata l'8 maggio di quell'anno per festeggiare il cinquantennale dello Statuto Albertino. Fu sicuramente una delle principali attrazioni dell'Esposizione, ma lo è ancora oggi per quei turisti attenti che apprezzano l'arte all'aria aperta, essendo una sintesi di spunti floreali e richiami rococò, nonché esempio splendido della Belle Époque torinese.
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Chiaroscuri nella città eterna (IV parte)

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RomaCon passo solerte ma tranquillo, cercando di non essere investito dai gruppi di turisti asiatici che seguono la loro guida con la punta dell'ombrellino giallo rivolta al cielo, cerco di dirigermi verso la mia nuova meta.
Non posso non passare nella chiesa di Sant'Ignazio di Loyola a Campo Marzio, una chiesa barocca proprio adiacente al Collegio Romano di cui era cappella universitaria. Il Collegio Romano fu voluto da sant'Ignazio di Loyola dopo la fondazione della Compagnia di Gesù avvenuta nel 1534, offrendo un percorso scolastico che copriva dagli studi elementari a quelli universitari. Il Collegio Romano fu inoltre teatro dei dotti dibattiti tra Galileo e i luminari della santa sede, sia di astronomia che di astrologia in quella che fu anche sede dapprima di osservazione astronomica e poi sede del Regio ufficio centrale di meteorologia, istituito con Regio decreto 3534 del 26 novembre 1876.
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Luci ed ombre a Torino (XXVI parte)

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Igor KarkaroffSeduto in seconda classe, vedo scorrere intorno me i paesaggi dell'alessandrino e dell'astigiano in una giornata che si preannuncia interessante e affaticante. Il meteo mattutino ha preannunciato una giornata soleggiata ma non afosa che mi permetterà di fare una lunga camminata tra le luci ed ombre di Torino.
Quando il treno rallenta la sua corsa per entrare nella stazione di Porta Nuova mi corrono alla mente le immagini del film "Due amici", girato interamente a Torino e che fa vedere molto bene la Stazione di Porta Nuova. Il film, del 2002, diretto ed interpretato da Spiro Scimone e Francesco Sframeli è tratto dall'opera teatrale del 1994 "Nunzio" dello stesso Scimone. Un film presto dimenticato ma che ha vinto il premio Luigi De Laurentiis per la migliore opera prima alla 59ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, inoltre i due registi avevano ottenuto la nomination al David di Donatello 2003 nella categoria miglior regista esordiente.
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La città patavina di Antenore (VI parte)

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Tomba di AntenoreIl santuario è immenso ma la piazza non è da meno e la folla di fedeli e di turisti si aggira come intimidita nell'immenso spiazzo. Una serie di orribili bancarelle di souvenir fa da cornice allo slargo antistante il santuario, quasi assalendo la maestosa statua equestre del Gattamelata. Flavio è preso dagli scatti fotografici che fa in continuazione, immortalando tutto ciò che ha un minimo interesse storico e tutto qui ricorda e racconta storie diverse.
Certamente sono pochi i turisti che si fermano a leggere quanto scritto sulla lapide posta al civico 19 della piazza del santo che ricorda Francesco II° Da Carrara. Il 27 luglio 1399 donava questa sua casa all'Università dei Giuristi a compenso "delle propine di dottorato che essa perdeva per l'autonomia allora conseguita dalla Università degli artisti".
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Thigh gap

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Thigh gapNon ci volevo credere, eppure anche se in minor misura, è un "ossessione" più che una moda di tendenza. Ero venuto a conoscenza attraverso una rivista online francese, e la cosa mi sembrava tanto assurda e inverosimile che non avrei mai pensato che potesse essere vera e coinvolgere anche le nostre adolescenti, e ahimè non ha coinvolto solo loro, ma anche chi adolescente non lo è più da tempo. Mi è tornato alla mente l'articolo quando recentemente ho incontrato a Torino, durante una visita al museo egizio, una adolescente inglese che indossava una minigonna.
Nato nel 2013, il "thigh gap" per le adolescenti, che seguono questa tendenza ha lo scopo di ottenere gambe magrissime così da creare uno spazio tra le cosce quando si sta in piedi. Una moda nata tra le adolescenti americane e che ha raggiunto l'Europa attraverso i socialmedia ed è diventata presto una mania preoccupante non solo i genitori ma anche per i medici, di cui posso condividere le paure dopo che mi sono potuto rendere conto di persona ciò che comporta.
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La città patavina di Antenore (V parte)

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Tomba di AntenoreEntrando in via Cesarotti con i suo lungo passeggio coperto da antichi e splendidi portici, ci pare di entrare in un altro mondo antico, dove il vissuto di artisti e letterati che hanno abitato queste case, a due passi dalla Basilica di Sant'Antonio.
Subito mi colpiscono due lapidi, che con Flavio guardiamo con attenzione, sono poste al civico 21 su una casa assolutamente normale, quasi povera, senza fregi ed emblemi. Esse ci ricordano due illustri abitanti, o quanto meno noti al sottoscritto perché ebbi modo di leggere alcune opere e la storia della loro vita.
Il primo è Antonio Francesco Davide Ambrogio Rosmini Serbati (Rovereto, 24 marzo 1797 – Stresa, 1º luglio 1855), conosciuto come il beato Rosmini, filosofo e sacerdote. A diciannove anni si iscrisse a Padova alla facoltà di teologia, dove conobbe Niccolò Tommaseo a cui sempre lo legherà una profonda amicizia.
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Apologia del radical-chic

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Radical chicOgni qualvolta accendo la televisione e vedo dei rappresentanti della generazione dei "diversamente giovani", rampanti ed intraprendenti, ultra trentenni, che vogliono rappresentare il nuovo e che filosofeggiano o parlano di politica, mi viene in mente una subcultura tutta italidiota, se poi osservo la prossemica, il modo di vestire ed i loro comportamenti ne ho la prova tangibile.
Infatti sono facilmente identificabili proprio per il loro abbigliamento e per la curata trasandatezza nel vestire, ma ovviamente tutto pseudo nazional-popolare.
Preferiscono gli abiti di H&M e le giacche di velluto a coste con la camicia e rigorosamente senza cravatta. Il loro comportamento è formalmente controcorrente, vogliono apparire avulsi o diametralmente opposti ai valori culturali e sociali del ceto di appartenenza, qualunque esso sia.
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